Oggi il fondatore di Shibuya Productions, team che collabora con Ys Net allo sviluppo di Shenmue III, ha confermato che il gioco uscirà nel corso del 20018, dissipando così i dubbi circa l'andamento dei lavori e la possibilità di uno slittamento del progetto al 2019.
Si tratterà dunque di una questione di mesi perché i possessori di PC e PlayStation 4 possano mettere le mani sul nuovo episodio della serie creata da Yu Suzuki; ma il gioco sarà all'altezza delle aspettative? Cerchiamo di fare qualche ragionamento in proposito.
L'originale Shenmue ha fatto il proprio debutto nell'ormai lontano 1999 su Dreamcast, conquistando pubblico e critica grazie ai suoi tanti pregi, in primo luogo la struttura open world, gli spettacolari combattimenti a base di arti marziali e una storia di vendetta che vedeva il protagonista, Ryo Hazuki, andare alla ricerca dell'assassino di suo padre.
L'uscita del sequel, nel 2001, è coincisa con la morte della console SEGA. Da allora le notizie di un eventuale terzo capitolo hanno continuato a susseguirsi di anno in anno, fra rumor più o meno attendibili, indizi che si rivelavano infondati e le dichiarazioni dello stesso Suzuki, che si diceva ovviamente intenzionato a realizzare il gioco qualora fosse stato possibile.
La grande sorpresa è arrivata all'E3 2015, quando Shenmue III è stato annunciato dal palco della conferenza Sony, con una campagna Kickstarter a supporto dello sviluppo che ha raccolto un totale di 6,3 milioni di dollari: una cifra importante, ma lontana da quanto Suzuki sperava di realizzare.
Proprio questo aspetto della produzione desta qualche perplessità: il creatore della serie ha garantito un gioco di qualità anche a fronte di una cifra più bassa di 10 milioni di dollari, ma è chiaro che finanziamenti sostanzialmente inferiori si tradurranno in un'esperienza meno ambiziosa, con il rischio di dover rinunciare alla struttura open world originale e ripiegare dunque su di una progressione lineare.
Le prime immagini e i primi video non hanno entusiasmato i pur numerosi fan della serie, e sebbene questo aspetto dello sviluppo sembri aver fatto concreti passi in avanti dopo l'accordo siglato con Deep Silver, ci sono elementi come l'ampio uso di quick time event che fanno pensare a un'esperienza concettualmente datata, che potrebbe non essere all'altezza delle grandi aspettative che inevitabilmente accompagnano un progetto così atteso.
Insomma, Shenmue III si rivelerà un gioiellino di game design in grado di accontentare nostalgici e novizi, oppure verrà schiacciato sotto il peso di una realizzazione mediocre e non al passo coi tempi? Probabilmente ne sapremo di più da qui all'E3 2018, quando senza dubbio il gioco verrà finalmente mostrato con le prime sequenze di gameplay. Fino ad allora, teniamo le dita incrociate.
