Tutti noi siamo al corrente della politica di Nintendo contro le cartucce R4 e simili che inserite nel DS permettono di far girare software homebrew ma anche giochi pirata sulla console. Nintendo ha proceduto per vie legali contro diversi rivenditori, in tutto il mondo, cercando di ottenere sentenze di condanna e obbligo al ritiro dal mercato di tali cartucce. In Italia è emblematico della situazione lo scontro con PC Box sulla questione.
Una corte spagnola ha dato ora parere negativo rispetto alle azioni legali di Nintendo, dichiarando che le cartucce possono, in effetti, essere usate per pirateria ma che in ogni caso estendono l'utilità della console per scopi perfettamente legali. Per questa ragione il giudice ha rigettato l'istanza di Nintendo contro il Grupo Movilquick che chiedeva l'interdizione dalla possibilità di commerciare le cartucce, sulla base del codice penale del paese che stabilisce che "sarà punito con la stessa pena (da sei mesi a due anni di carcere) chiunque fabbrichi, importi, metta in circolazione o detenga qualsiasi mezzo specificatamente destinato a facilitare la sopressione non autorizzata o la neutralizzazione di qualsiasi dispositivo tecnico che sia utilizzato per proteggere software o qualsiasi altra cosa". Non essendo questo applicabile nel caso specifico, considerando che le cartucce permettono appunto lo sfruttamento di funzioni perfettamente legittime come anche copia di sicurezza di giochi originali anche di titoli comprati al di fuori del territorio europeo, sempre in maniera legittima, oltre ad altre "distinte funzioni come la visualizzazione di fotografie, l'ascolto di musica o l'esecuzione di software libero" non si può applicare la sanzione richiesta da Nintendo.
Attendiamo di scoprire come finirà l'analoga vicenda sul nostro territorio.
Una corte spagnola va contro Nintendo sulla vicenda R4
Anzi: "aggiungono qualcosa in più"