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Polemiche sui turni di lavoro degli sviluppatori per la conclusione di Homefront

Il crunching nefasto

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   17/01/2011

Uno sviluppatore anonimo appartenente a Kaos, al momento impegnato nella conclusione dei lavori su Homefront, ha accusato il publisher THQ di sottoporre i lavoratori a turni massacranti nel cosiddetto "crunch period" che spesso occorre in ambito videoludico per poter rientrare nelle date di scadenza.

Si parla di turni da 10 ore al giorno, in alcuni casi comprensivi anche di week-end, per sei mesi. Le parole dello sviluppatore anonimo sono stare raccolte dal capo dello studio, David Votypka, il quale ha confermato i turni in questione dicendo però che si tratta della normalità in questa industria. Da parte sua, il capo di THQ Core Games, Danny Bilson, ha indicato in alcuni intoppi nel percorso del gioco le principale cause del crunching finale. Nei primi 18 mesi di sviluppi sono sorti infatti diversi contrattempi che hanno dilatato i tempi di sviluppo di conseguenza comprimendo quelli alla conclusione.

Bilson sostiene che la concentrazione sulla qualità del prodotto può portare al crunch, c'è poco da fare ma d'altra parte è quasi una tradizione in ambito videoludico. In ogni caso, il capo di THQ core games ha affermato di aver intenzione di evitare questo inconveniente con il prossimo capitolo, cercando da subito di organizzare meglio il lavoro e i tempi di sviluppo.

Fonte: Develop-Online