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EA: i giochi free-to-play sono profittevoli come un gioco per console

Il futuro del pc gaming è nelle microtransazioni?

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   28/06/2011

Non ci vuole un genio per accorgersi che i giochi free-to-play stanno spuntando come funghi. Sono molti i brand importanti che hanno o stanno per avere una versione apparentemente gratuita.

La formula è semplice: il giocatore può scaricare ed entrare in gioco liberamente, pagando però tutta una serie di servizi aggiuntivi tipo equipaggiamento migliore, tempo di gioco supplementare, personaggi extra e così via.

All'inizio molti avrebbero scommesso nel fallimento di progetti simili. Chi pagherebbe mai dollari veri per un fucile virtuale? Invece, pare che siano milioni gli utenti disponibili a spendere soldi per avere più chance di vittoria. Non per niente alcuni hanno ribattezzato il filone "free-to-play, pay-to-win".

Electronic Arts è uno dei publisher che più sta spingendo sul mercato del free-to-play. Parlando con Gamesindustry.biz, Frank Gibeau, il capo di EA Games, ha dichiarato che si tratta di un mercato che può produrre profitti simili a quello console, grazie soprattutto ai bassi costi di sviluppo.

EA vuole quindi far crescere il settore, investendoci sempre più capitali ed espandendosi su diverse piattaforme e in territori prima off limit. Gibeau fa l'esempio di Need for Speed World, che sta andando molto bene in Russia, Brasile e Ucraina, dove EA non può vendere direttamente giochi pacchettizzati.

I giocatori vecchio stampo non si preoccupino, perché il mercato dei free-to-play non cannibalizzerà quello dei giochi tripla A, ma lo affiancherà. Comunque, aspettiamoci sempre più brand importanti adattati al mondo del F2P.

Fonte: Gamesindustry.biz