Il giocatore di basket russo Daniil Kasatkin è stato arrestato in Francia con l'accusa di aver collaborato con un gruppo di hacker responsabili di gravi attacchi ransomware. L'arresto è avvenuto il 21 giugno scorso all'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, dove Kasatkin era appena atterrato insieme alla sua fidanzata.
A richiederne la cattura è stato il governo degli Stati Uniti, che ora punta a ottenere l'estradizione. Kasatkin, noto per aver giocato brevemente nel campionato universitario americano con Penn State prima di tornare in Russia nel 2019, secondo le autorità, avrebbe agito come "negoziatore" per un gruppo di cybercriminali specializzati nella diffusione di ransomware.
Le parole (surreali) del suo avvocato
Il suo avvocato, Frédéric Bélot, nega ogni accusa e sostiene che il giocatore sia innocente. Secondo la sua versione, Kasatkin avrebbe semplicemente acquistato un computer usato senza sapere che fosse stato compromesso o utilizzato per attività illegali. "Non sa nemmeno installare un'applicazione.
È completamente estraneo ai fatti", ha dichiarato il legale, suscitando anche una certa ilarità nel chi ha letto e ha conosciuto la vicenda attraverso i portali web e social. Le autorità non hanno ancora reso noto il nome del gruppo di hacker coinvolto, ma i dettagli fanno pensare al gruppo Conti, uno dei più famigerati nella scena ransomware.
La storia del gruppo Conti
Attivo tra il 2020 e il 2022, il gruppo hacker Conti è noto per aver attaccato oltre 900 aziende in tutto il mondo, comprese due agenzie federali americane, secondo fonti statunitensi. L'arresto di Kasatkin arriva in un momento in cui la Francia ha intensificato le operazioni contro il crimine informatico: solo il mese scorso, sono stati fermati quattro membri di un importante forum di hacker, tra cui i noti "IntelBroker" e "ShinyHunters".
Staremo a vedere come si evolverà la vicenda e se, effettivamente, l'ex giocatore NCAA risulterà essere innocente o coinvolto e dunque colpevole.