Nonostante gli annunciati licenziamenti, secondo gli analisti il publisher Activision Blizzard dovrebbe presentare una crescita dei ricavi di almeno il 15% durante il suo atteso resoconto finanziario di oggi, con gli utili per azione che toccheranno quota 1,28 dollari (+37% anno su anno). I ricavi dovrebbero ammontare complessivamente a 3.04 miliardi di dollari.
In effetti non è facile comprendere l'industria dei videogiochi contemporanea, con tutti i colossi del settore, in particolare Take-Two ed Electronic Arts, che dichiarano crescite nei ricavi e successi nelle vendite, ma allo stesso tempo vedono crollare le loro azioni. Il motivo può sembrare oscuro, ma è più semplice di quanto si pensi: il focus dell'industria è ormai sui giochi servizio, ossia sulla monetizzazione del tempo di gioco degli utenti, quindi è lì che si concentra l'attenzione di analisti e finanziatori. Per questo a fronte di risultati apparentemente positivi il mercato azionario tende a penalizzare chi non è riuscito a mantenere l'attenzione degli utenti. E per questo Activision, nonostante l'apparente successo, può annunciare un vasto piano di licenziamenti, cercando di ridurre i costi e può sterilizzare il suo team di sviluppo più importante, Blizzard, rivoluzionandone i vertici e facendogli cambiare completamente filosofia di sviluppo.
