Activision è uno degli ormai numerosi publisher convinti che il futuro dell'industria videoludica passi per il cloud gaming, ovverosia nello streaming di contenuti ludici su dispositivi che non fanno altro che ricevere tali dati, senza processarli direttamente. Tuttavia, secondo l'azienda ci vorrà ancora tempo perché questa strada sia percorribile.
"Sul lungo termine, pensiamo che il gaming basato su cloud e streaming sarà molto positivo per l'industria e in particolare per noi. Potrebbe certamente accelerare lo sviluppo di un settore già in crescita", ha scritto il chief operating officer Coddy Johnson.
"In primo luogo, questa tecnologia ha il potenziale per aumentare significativamente il pubblico destinatario delle nostre esperienze su grande schermo che non possiede una console e in alcuni casi neanche un PC, a seconda del sistema di streaming a cui facciamo riferimento."
"In secondo luogo, anche per gli utenti già esistenti i sistemi di streaming potrebbero offrire esperienze accessibili in maniera molto più semplice, ridurre gli attriti e promuovere un coinvolgimento ancora più profondo nel corso della giornata, quando i contenuti sono maggiormente disponibili."
"Terzo, pensiamo di essere molto ben posizionati per sfruttare il gaming basato su streaming e cloud quando arriverà. Disponiamo di franchise forti e radicati che beneficeranno senz'altro dall'esposizione a un pubblico più ampio, abbiamo una community di giocatori vibrante che non vede l'ora di scoprire nuovi modi di accedere ai brand che ama."
"Come azienda che crea i propri contenuti e possiede le migliori proprietà intellettuali sul mercato, pensiamo di essere ben posizionati per poter trarre vantaggio da qualsiasi flusso economico che le piattaforme di streaming possano innescare."
Johnson ha però anche ammesso che ci vorrà ancora tempo perché una tecnologia del genere possa funzionare per il grande pubblico. "Crediamo ci sia ancora del lavoro da fare prima che questa tecnologia sia pronta per un'adozione di massa. Pensiamo tuttavia che le cose andranno in tale direzione, probabilmente non nel breve termine, e siamo pronti per quando accadrà."
