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Amazon, Apple e Netflix sono le minacce più grandi per i videogiochi, per l'ex boss di PlayStation

Le grandi multinazionali come Google, Amazon, Apple, Netflix e via dicendo potrebbero stravolgere gli attuali equilibri del mercato videoludico, secondo Shawn Layden.

Amazon, Apple e Netflix sono le minacce più grandi per i videogiochi, per l'ex boss di PlayStation
NOTIZIA di Stefano Paglia   —   04/09/2023

Secondo Shawn Layden, l'ex CEO di Sony PlayStation, allo stato attuale Amazon, Apple, Netflix, Google e altre multinazionali non endemiche dell'industria videoludica, rappresentano la minaccia più grande per il mercato.

In un'intervista con GamesIndustry, Layden ha spiegato che queste compagnie stanno guardando con grande interesse al fatturato in crescita di questo settore e hanno iniziato degli investimenti per avere anche loro una fetta dei profitti. Il rischio, a suo avviso, è che queste intromissioni dall'esterno potrebbero cambiare profondamente il mercato videoludico e non per forza in meglio.

"In questo momento vediamo tutti i grandi giocatori del mercato pensare "Oh il gaming? Sta portando miliardi di dollari all'anno? Ne voglio una parte". E così abbiamo Google, Netflix, Apple e Amazon che vogliono entrare a far parte del settore e cercano di stravolgerlo", ha detto Layden.

L'ex boss di PlayStation ha proposto l'esempio di come Apple ha sconvolto l'industria musicale con canzoni vendute a 0,99 dollari su iTunes o come Netflix e la sua piattaforma di streaming abbiano avuto un impatto irreversibile nel settore cinematografico.

"Spero che il settore dei giochi sia il primo in cui ci si autodistrugge", ha proseguito. "Dove non serve un Google o un Amazon per ribaltare completamente il tavolo. Dovremmo essere abbastanza intelligenti da prevedere questi cambiamenti e prepararci a questa eventualità".

A proposito di "autodistruzione", secondo Layden, le altre principali minacce al mercato videoludico attuale sono il consolidamento dell'industria, che a suo avviso "può essere nemico della creatività", e l'aumento dei costi di sviluppo dei giochi, che ha definito "una minaccia esistenziale".

L'ingresso di Sony nel mercato videoludico

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Layden ha parlato anche di come Sony è entrata nel mercato videoludico con il brand PlayStation, nato grazie a una join venture tra Sony Electronics e Sony Music Japan, e delle difficoltà nel riuscire a competere con Nintendo e Sega, che erano aziende solide e ramificate nel settore, trovando infine una soluzione ideale facendo diventare PS1 "la console delle terze parti".

"PlayStation sapeva che non potevamo fare quello che facevano Sega e Nintendo e [fornire la maggior parte del software], non sapevamo abbastanza su come produrlo. Dovevamo essere la piattaforma delle terze parti, quindi dovevamo prendere Namco, Square, EA, Activision", ha detto Layden.

"I ragazzi di Sony Music sono quelli che hanno convinto Square a spostare Final Fantasy 7 da Nintendo a PlayStation, probabilmente il più grande cambiamento di rotta. Quindi sì, non eravamo endemici, ma credo che abbiamo portato dell'intrattenimento che ha davvero contribuito ad accelerare il successo di PlayStation".