La collaborazione tra Apple e Goldman Sachs, accordo che ha dato vita alla Apple Card, si sta concludendo.
Dal 2019, il servizio offre la possibilità, negli Stati Uniti, di dilazionare il pagamento dei prodotti Apple acquistati presso l'Apple Store in 24, 12 o 6 rate, senza la necessità di avviare un finanziamento tradizionale.
Recentemente, è stato introdotto anche Apple Card Savings, un conto risparmio con un tasso d'interesse annuo superiore al 4%.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Goldman Sachs ha comunicato a Cupertino la decisione di porre fine all'accordo, e si è concordato un periodo di 12-15 mesi per chiudere la collaborazione.
La fine della partnership riguarda sia la Apple Card che il conto risparmio, con l'azienda che però, in replica, ha dichiarato che continuerà a offrire "gli strumenti e i servizi migliori" per i clienti.
In cerca di nuovi partner
La Apple Card ha conquistato i favori dei clienti, tuttavia, alcuni inconvenienti verificatisi, tra cui i prolungati tempi di attesa per le transazioni e altri problemi legati al conto risparmio, hanno portato alla ritirata del gruppo bancario.
Inoltre, c'è stata la voce che Goldman Sachs volesse interrompere la sua collaborazione al fine di ridurre le proprie attività lato consumer.
Apple sarebbe già al vaglio dunque di un nuovo partner, con l'intenzione di preservare le proprie ambizioni senza ridimensionare i servizi che godono dell'apprezzamento della clientela.
Sembra che Synchrony Financial stia emergendo come un possibile candidato.
Nota per fornire finanziamenti a consumatori in diverse categorie, in passato, l'azienda aveva gareggiato con Goldman per instaurare una collaborazione con Apple.
Un altro candidato potenziale sarebbe American Express; tuttavia, sembra che quest'ultima abbia delle incertezze, comprese preoccupazioni per eventuali perdite finanziarie legate all'Apple Card, che deve comunque continuare a utilizzare Mastercard fino al 2026.
I problemi con Goldman
Quando la Apple Card è stata lanciata, Goldman Sachs faceva il suo ingresso nel settore bancario consumer.
Attualmente, nell'accordo con Apple, la banca non percepisce le commissioni usufruite da molti emittenti di carte di credito.
Nella fattispecie la banca è priva della facoltà di riscuotere commissioni annuali, penali o sulle transazioni estere.
I profitti di Goldman Sachs derivano dai prestiti concessi ai detentori della carta che optano per la suddivisione in rate degli acquisti Apple.
È incerto se Apple riuscirà a negoziare un accordo simile con un altro emittente, considerando il limitato ricavo derivante dalla gestione della Apple Card.
La Consumer Financial Protection Bureau degli Stati Uniti ha avviato un'indagine su Goldman Sachs in risposta alle lamentele dei clienti, generando tensioni con Apple.
La casa di Cupertino ha espresso intanto insoddisfazione riguardo alla reputazione del servizio clienti associato ai prodotti Apple Card e Apple Savings, ciò mentre alcuni dirigenti di Goldman Sachs attribuiscono ad Apple la responsabilità dell'attenzione regolamentare.