Questo mese, tale Andrew Aude, ha visto il suo nome passare sotto i riflettori della cronaca, ma non nel modo che ci si potrebbe mai augurare: Apple lo ha citato in giudizio presso il tribunale statale della California.
Aude, apparentemente un ex dipendente dell'azienda, è accusato di aver divulgato informazioni riservate a media e dipendenti di altre società tecnologiche, violando così l'accordo di riservatezza con Apple e le leggi sul lavoro.
Il colosso di Cupertino ora reclama un risarcimento di almeno 25.000 dollari e farà comparire l'ex dipendente davanti a una giuria per rispondere alle accuse.
Diario di segreti
Andrew Aude si è unito ad Apple nel 2016 come ingegnere software iOS, assumendo un ruolo che gli ha permesso di accedere ad una vasta gamma di informazioni su software e hardware.
Queste non si limitavano solo a iOS o iPhone, ma comprendevano anche il recentemente annunciato Vision Pro.
Le accuse si estendono su un periodo di cinque anni, durante il quale Aude avrebbe utilizzato il suo iPhone aziendale per divulgare informazioni su più di una dozzina di prodotti e su politiche aziendali.
Tra le numerose funzionalità rivelate anzitempo da Aude ci sarebbe quella dell'app Diario.
Un giornalista del Wall Street Journal sarebbe venuto a conoscenza dei dettagli prima dell'aggiornamento di iOS 17, con conseguenti articoli che anticipavano le informazioni sull'app.
Aude avrebbe inviato qualcosa come 1.400 messaggi al giornalista, salvato in rubrica come "Homeboy", e oltre 10.000 messaggi a un altro giornalista di The Information.
Altri leak riguarderebbero Vision Pro, come testimoniato da un presunto screenshot datato ottobre 2020 sull'iPhone aziendale di Aude.
Grossi problemi
Secondo Apple, Andrew avrebbe intenzionalmente divulgato informazioni ai media e ai giornalisti al fine di compromettere prodotti e funzionalità che a suo parere riteneva problematici.
L'azienda lamenta il fatto che questo suo divulgare abbia compromesso l'effetto sorpresa dei prodotti, elemento chiave della loro strategia.
Apple ha scoperto le violazioni alla fine del 2023, quando ha licenziato Andrew per cattiva condotta.
Durante un'intervista a novembre 2023, Andrew ha negato le accuse; si vocifera che durante questa stessa intervista abbia eliminato prove dal suo iPhone di lavoro, compresa l'applicazione Signal utilizzata per comunicare con giornalisti.
Successivamente, in un'intervista di follow-up a dicembre 2023, avrebbe ammesso solo parzialmente alcune delle sue azioni.
Apple sostiene che quanto fatto da Aude costituisca una minaccia continua, poiché l'estensione e l'intenzionalità delle sue divulgazioni rendono difficile determinare cosa abbia divulgato e a chi.
Nonostante i tentativi di risolvere la questione al di fuori del tribunale, Andrew non è stato collaborativo.
Inoltre, ha rifiutato di disfarsi delle azioni Apple ricevute come parte della sua remunerazione, complicando ulteriormente la situazione.
Apple intende perseguire sia danni compensativi che punitivi contro di lui.