L'attesa attorno a Battlefield 6 era altissima, e i numeri registrati al lancio hanno confermato un ritorno in grande stile per la storica serie sparatutto di Electronic Arts. In attesa dei dati ufficiali aggiornati, secondo le stime di Rhys Elliott del gruppo Alinea Analytics, il gioco avrebbe già superato quota 10 milioni di copie vendute.
Come forse ricorderete, il 16 ottobre EA aveva annunciato che Battlefield 6 rappresenta il più grande lancio nella storia del franchise, con oltre 7 milioni di copie acquistate in tutto il mondo. Se le stime di Alinea venissero confermate, si tratterebbe di circa 3 milioni di copie aggiuntive in meno di tre settimane.
Battlefield 6 va alla grande, ma potrebbe non superare Black Ops 7
Numeri impressionanti, ma secondo Elliott potrebbero non essere sufficienti a superare Call of Duty: Black Ops 7, atteso per il 14 novembre. Sebbene le due serie non siano ufficialmente in competizione diretta, molti sperano che il successo di Battlefield possa finalmente incrinare il dominio di Call of Duty, aprendo la strada a cambiamenti positivi nei futuri capitoli.
"Quello slancio da solo non sarà sufficiente a rovesciare il dominio di mercato complessivo di Call of Duty - almeno per quest'anno", ha dichiarato Elliott a GamesIndustry, sottolineando come Battlefield 6 abbia trovato maggiore risonanza tra i giocatori PC, mentre Call of Duty resta una potenza multipiattaforma con una base di vendite che va ben oltre Steam e il mercato PC.
Secondo Elliott, le circostanze attuali sono piuttosto particolari. Da un lato, Battlefield 6 è percepito positivamente come un rilancio dopo il deludente Battlefield 2042; dall'altro, Call of Duty sta affrontando un problema di percezione legato alla ripetitività della formula e alle critiche sugli oggetti di personalizzazione "in stile Fortnite". Tuttavia, ritiene che questi fattori non avranno un impatto significativo sulle vendite di Black Ops 7.
"Call of Duty ha un pubblico globale consolidato su console e PC, inclusi molti giocatori casual, che acquista il gioco ogni anno per abitudine e fedeltà al marchio", afferma Elliott. "La sua base di utenti occasionali è di gran lunga superiore a quella di Battlefield, e l'integrazione con Warzone garantisce che milioni di giocatori siano costantemente esposti a marketing, promozioni in-game e collaborazioni social che trasformano l'attenzione in acquisti."
"Anche se Black Ops 7 può sembrare meno entusiasmante per noi e per i media specializzati, la portata dell'ecosistema di Call of Duty, tra campagne promozionali, partnership con le piattaforme e cicli di contenuti, garantisce un volume di vendite enorme al lancio. Battlefield sta vivendo il suo momento di riscatto, ma Call of Duty resta la scelta predefinita per il pubblico di massa."
Elliott conclude ribadendo che lo sparatutto di EA è partito con il piede giusto e, se riuscirà a mantenere alta l'attenzione del pubblico con un supporto post-lancio solido e costante, potrebbe costruire una base capace di trasformare Battlefield in una vera alternativa competitiva al dominio di Call of Duty nel panorama degli sparatutto multiplayer.