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Blizzard, parte il boicottaggio: la censura pro-Cina di Blitzchung ripugnante per i giocatori

La censura del giocatore Blitzchung per evitare problemi con il governo cinese è stata ritenuta ripugnante dai videogiocatori che hanno avviato un boicottaggio.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   09/10/2019

Tantissimi giocatori hanno avviato un boicottaggio contro Blizzard dopo la cacciata del giocatore di Hearthstone Ng Wai "blitzchung" Chung dai Grandmasters, reo di aver espresso il suo supporto alla causa delle proteste di Hong Kong in una intervista post match trasmessa in streaming.

Come già riportato, secondo Blizzard Blitzchung ha violato il regolamento e quindi merita il bando, ma per gli organizzatori del boicottaggio si tratta soltanto di una scusa per non ammettere di aver voluto compiacere il governo cinese e i suoi partner finanziari attuando una censura in piena regola.

Il boicottaggio veleggia sotto l'hashtag #BoycottBlizzard, che i giocatori stanno utilizzando per condividere le modalità per attaccare lo studio americano. Ad esempio alcuni hanno cancellato l'abbonamento a World of Warcraft, altri hanno disdetto le prenotazioni di Warcraft 3 remastered, altri ancora hanno fatto voto di non acquistare più giochi di Blizzard da qui in poi. Tanti anche i giocatori di Hearthstone ad abbandonare, così come quelli di Overwatch.

Insomma, la protesta sta raggiungendo delle dimensioni interessanti. Molti hanno iniziato a bombardare Blizzard di messaggi contro la censura effettuata usando i canali social della società. La situazione si è così inasprita che il subreddit di Blizzard è stato reso privato. Difficile dire dove porterà questa situazione. Certo, dopo i problemi avuti l'anno scorso per via dell'annuncio di Diablo Immortal e con la BlizzCon 2019 alle porte, lo studio di Diablo non poteva scegliere un momento peggiore per commettere un simile errore.