Call of Duty non ha rivali: è fondamentalmente questo il concetto espresso da Sony quando è stata chiamata a riferire presso la commissione antitrust brasiliana circa l'acquisizione di Activision da parte di Microsoft.
Come sappiamo, anche l'antitrust europea ha convocato Sony in merito all'acquisizione di Activision, e immaginiamo che la casa giapponese abbia espresso il medesimo parere negativo, spiegando che nessun altro team di sviluppo è attualmente in grado di realizzare un'esperienza che possa competere con Call of Duty.
Per la precisione, i portavoce di Sony hanno dichiarato alla commissione: "Nessun altro sviluppatore può dedicare lo stesso livello di risorse ed esperienza nello sviluppo di un gioco, e anche se potessero Call of Duty è così fortemente consolidato che nessun concorrente - non importa quanto rilevante - potrà mai superarlo."
"Call of Duty è stato il gioco più venduto per quasi ogni anno nel corso dell'ultima decade, e per il suo genere di appartenenza si pone in assoluto come il gioco più venduto. È praticamente un sinonimo di sparatutto in prima persona ed essenzialmente definisce questa categoria di prodotti."
Insomma, Sony pone una questione molto chiara nel suo esprimersi negativamente circa l'acquisizione di Activision da parte di Microsoft: possedere il franchise di Call of Duty cambierebbe lo scenario, creando una sorta di monopolio per quanto concerne l'ampia fetta di mercato che ogni anno viene conquistata dal celebre sparatutto.
A questo punto bisognerà capire in che maniera le varie commissioni recepiranno la questione e se Microsoft si troverà nella posizione di dover rinunciare all'esclusività di Call of Duty pur di ottenere il via libera per l'importante operazione.