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Call of Duty: Warzone, Activision rifiuta di usarlo per un torneo di beneficenza contro il razzismo

Activision ha rifiutato la richiesta di 100 Thieves, che non potrà utilizzare Call of Duty: Warzone in un torneo di beneficenza contro il razzismo: ma perché?

NOTIZIA di Simone Pettine   —   18/06/2020

Sembra che Activision abbia rifiutato di concedere Call of Duty: Warzone agli organizzatori di un torneo, i cui premi sarebbero stati destinati alla beneficenza per la lotta al razzismo (eguaglianza razziale). Cos'è successo esattamente? E perché mai prendere una decisione simile, soprattutto in momento storico così delicato?

Activision avrebbe negato la richiesta avanzata da 100 Thieves: usare Call of Duty: Warzone nel torneo di beneficenza in questione. I piani di 100 Thieves erano di dare il via ad un torneo di quattro settimane, finalizzate alla raccolta fondi per Gamers For Equality, oltre ad una donazione personale di 100.000 dollari. "Sfortunatamente, Activision ha rifiutato la nostra proposta. Speriamo comunque di poter organizzare il torneo, stiamo cercando soluzioni alternative" ha dichiarato 100 Thieves su Twitter. Call of Duty: Warzone di recente ha dato il via alla Stagione 4, avrebbe sicuramente attirato molti spettatori in un torneo anche per via delle varie novità degli scorsi giorni.

Ad aggravare la situazione e appesantire il clima generale, però, vi è il fatto che Activision di recente abbia permesso a KEEMSTAR di organizzare tornei dedicati proprio a Call of Duty: Warzone; e KEEMSTAR in passato ha fatto utilizzo in più di un'occasione di insulti razzisti. Per il momento la società non ha commentato l'accaduto, né i motivi del rifiuto, ma torneremo ad aggiornarvi in caso di novità.