Il team Red Candle Games è salito alle luci della ribalta grazie a Detention, ottimo horror in grado di fondere critica socio-politica a carattere storico con atmosfere inclini all'orrore su base orientale e gli stessi ingredienti sembrano tornare in Devotion.
Dopo Detention, il team ha intenzione di ribadire il concetto anche con la seconda produzione annunciata proprio in queste ore, ovvero Devotion. In questo caso abbiamo a che fare con la religione in un contesto apparentemente comune come una famiglia qualsiasi. "Stai attento a ciò per cui preghi" è lo slogan legato al gioco, che racconta la storia di quella che sembra essere una famiglia ordinaria particolarmente devota, che a un certo punto cade in una sorta di inferno in terra.
Come in Detention, anche in Devotion ci troviamo di fronte a una sorta di avventura grafica incentrata sulla soluzione di enigmi e sulla necessità di sfuggire a pericoli imminenti, mentre esploriamo un'apparentemente tranquilla casa degli anni 80 dove la famiglia in questione ha attraversato l'orrore di una discesa infernale. Al contrario di Detention, che presentava l'azione in 2D a scorrimento, Devotion è invece in 3D con inquadratura in prima persona, dunque adeguandosi un po' allo stile imperante dell'horror videoludico attuale. Tuttavia, permane anche in questo caso la volontà, da parte di Red Candle Games, di rappresentare in forma videoludica la vita e l'ambientazione taiwanese degli anni 80, con le sue contraddizioni e la costante minaccia del regime politico estremamente autoritario dell'epoca. Non sono ancora state annunciate le piattaforme né la data di lancio per Devotion, ma intanto ci sono un primo teaser trailer e un artwork.