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Dying Light 2, Techland: servono open world di qualità, non più grandi

Il direttore creativo di Dying Light 2 non ha dubbi: la potenza di calcolo deve essere sfruttata per rendere i mondi di gioco più ricchi e credibili anziché semplicemente più ampi.

NOTIZIA di Davide Spotti   —   16/12/2019

Dying Light 2 non ha ancora una data d'uscita definitiva ma il nuovo titolo di Techland dovrebbe arrivare su PC, PS4 e Xbox One la prossima primavera. Nel corso di una nuova intervista realizzata da Xbox: The Official Magazine, il direttore creativo Tymon Smektala ha dichiarato che i giocatori non hanno bisogni di mappe open world più ampie ma piuttosto di mondi aperti di qualità superiore.

"Non sono sicuro del fatto che diventeranno più grandi. Credo che a cambiare sarà la fedeltà di tutto. Non ritengo che le persone abbiano davvero bisogno di mondi più grandi, ma di mondi di qualità migliore, e che si sentano più immersi in quello che li circonda", ha commentato.

"Non è così difficile per la generazione attuale creare mondi enormi. Si possono plasmare senza che ciò abbia davvero effetti sulle prestazioni. Ciò che incide è il numero di NPC che si vedono attorno a sé, la loro varietà, il loro comportamento e il numero di animazioni", ha proseguito Smektala.

"I miglioramenti della prossima generazione ci consentiranno di andare ulteriormente in quella direzione", ha concluso, affermando che è proprio questo l'obiettivo principale dello studio: creare "giochi open world in prima persona con grafica e livello di coinvolgimento di alta qualità". Da questo punto di vista Dying Light 2 rappresenterà un ulteriore step evolutivo per il genere.