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E3 2018, cosa rimane da svelare dopo tutti gli annunci degli scorsi giorni?

Come ogni anno la fiera di Los Angeles si limiterà a far vedere ciò che è già stato annunciato, invece di essere il teatro degli annunci stessi

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   08/06/2018

Il rito dell'E3 si sta ripetendo uguale a se stesso anche per l'edizione 2018. Settimane prima vengono gettati i semi dell'hype, suggerendo chissà quali annunci fatti durante la fiera. Quindi, a pochi giorni dalla stessa, arriva una valanga di comunicati che anticipa quasi tutto ciò che sarà mostrato. È un po' come se qualcuno ci organizzasse una festa a sorpresa e si premunisse di farci sapere dove e quando si svolgerà, il numero e l'identità degli invitati e anche cosa ci sarà regalato.

Insomma, l'E3 2018 è già in corso. Anzi, a livello di annunci è quasi finito se consideriamo che nel giro di qualche settimana abbiamo appreso dell'esistenza di RAGE 2, Fallout 76, Twin Mirror, Hitman 2, Dead or Alive 6, Shadow of the Tomb Raider, i nuovi Pokémon, Just Cause 4, più una grande quantità di annunci minori e di indiscrezioni quasi confermate (scorrete la sezione notizie del sito per rendervene conto).

Insomma, conosciamo già la gran parte di ciò che vedremo. Ovviamente qualche sorpresa ci sarà. Soprattutto le conferenze dovranno necessariamente proporre qualcosa di nuovo per non perdere completamente di senso, solo che se spettacolarizzazione dell'annuncio deve essere, che lo sia fino in fondo. L'obiettivo è stupire? E allora stupiteci davvero. Continuare a ripeterci per mesi che rimarremo stupiti e poi anticiparci ciò che dovrà stupirci, non è una buona tattica. È come chiedere di volare a un palloncino bucato.

Sarà per questo che la maggior parte delle conferenze si rivelano deludenti, quando rilette a posteriori? Non si è ancora capito che ciò che vogliamo vedere non sono i giochi, ma i loghi rotanti? Ci servono nomi da pregare, non videogiochi. Ci serve di aggiungere un'altra tacca alla parete dell'hype. Vogliamo sognare e poi metterci in attesa, perché ciò che sarà ci stimola inevitabilmente di più di ciò che è già stato. Ciò che possiamo solo immaginare non ci ha ancora deluso o non è stato ancora consumato. Per questo ne siamo ossessionati come il capitano Achab da Moby Dick e per questo lo sventoliamo come una bandiera nella guerra che combattiamo ogni anno per decidere quale sia stata la conferenza migliore. Insomma, lasciateci divertire senza dirci prima come ci divertiremo, perché la sorpresa è il vero gioco che cerchiamo in queste occasioni, mentre tutto il resto è accessorio, videogiochi compresi.