Sembra che la vendita a Take Two non abbia comunque risolto tutti i problemi di Gearbox, visto che proprio a distanza di poche ore dall'annuncio di questa sono emerse le testimonianze di numerosi licenziamenti all'interno della compagnia, emersi praticamente a sorpresa.
In attesa di comunicazioni ufficiali più precise, per il momento ci sono soprattutto messaggi da parte di alcuni ex-membri della compagnia che si sono ritrovati improvvisamente senza lavoro, licenziati proprio nel momento in cui pensavano che le cose stessero andando per il meglio.
Oggi abbiamo infatti saputo che Gearbox è stata venduta da Embracer Group a Take Two, peraltro per una cifra relativamente bassa (460 milioni di dollari) rispetto a quella che venne pagata dal colosso svedese per l'acquisizione precedente.
La divisione Publishing non rientrava nell'accordo
Un comunicato da parte di un portavoce, riportato da Kotaku, sembra fare parzialmente luce sulla questione: in base a quanto riferito, sembra che "la ristrutturazione abbia impattato alcune parti di Gearbox che non sono legate allo sviluppo dei giochi", in base a quanto riferito.
In particolare, sembra che Gearbox Publishing, ovvero il ramo legato specificamente alla pubblicazione all'interno della compagnia, non sia rientrato nell'accordo di vendita a Take Two e che per tale motivo sia stato di fatto smantellato.
In pratica, nell'acquisizione sembra rientrare solo la parte effettivamente dedicata allo sviluppo di giochi, mentre tutta la sezione publishing è risultata ridondante, con vari licenziamenti che hanno colpito lo staff di questa sezione.
"Ho ricevuto la notizia oggi che Gearbox Publishing non è inclusa nell'accordo con Take Two. Sono stata licenziata, insieme alla maggior parte del nostro team", ha riferito ad esempio Mallie Rust, ex-responsabile delle relazioni per la divisione publishing.