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Gears 5: Microsoft non si è mai intromessa nel processo creativo, dice The Coalition

Rod Fergusson, il capo di The Coalition, chiarisce alcuni aspetti organizzativi dello sviluppo di giochi negli Xbox Game Studios, spiegando che non ci sono state ingerenze da parte di Microsoft nella fase creativa di Gears 5.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   01/09/2019
Gears 5
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The Coalition sembra essersi presa qualche libertà nella costruzione di Gears 5, rispetto ad alcuni aspetti del canone stilistico della serie, ma sembra che la questione non abbia turbato Microsoft, che pare non abbia mai messo parola nella gestione creativa del gioco.

In attesa della data di uscita di Gears 5, fissata per il 10 settembre, stanno emergendo diverse notizie riguardanti il gioco, che a quanto pare presenta diverse novità di grosso calibro, in particolare per quanto riguarda la Campagna, che sembra ora più ampia e variegate, con aree esplorabili di maggiore ampiezza, oltre al solito comparto multiplayer molto esteso.

L'idea che una serie iconica come Gears of War possa essere modificata in maniera più profonda del solito potrebbe far pensare a qualche eventuale veto posto da Microsoft, ma in base a quanto riferito dal capo del team, Rod Fergusson, in un'intervista pubblicata da Gamespot, sembra che non sia stato questo il caso.

Fergusson ha riferito che Microsoft non si è mai intromessa nel processo creativo di Gears 5, con Phil Spencer e Matt Booty di Xbox che hanno seguito da vicino lo sviluppo ma senza mai indicare paletti o linee guida su come portare avanti la creazione del gioco. "È una questione di fiducia nello studio e nei team, che rappresenta il modo migliore per tenere sotto controllo quello che stanno costruendo", ha affermato Fergusson. "Puoi fare un gioco eccezionale, poi possiamo prendere quel gioco e applicarlo a diverse strategie", ha riferito Fergusson sul modo di pensare solito di Booty in particolare.

In pratica, tutta la parte creativa e di sviluppo riguarda unicamente il team, che si deve occupare della qualità del gioco secondo la propria visione, poi il prodotto viene gestito da Microsoft che può decidere di applicarlo ai suoi servizi su abbonamento o occuparsi tutta la parte di distribuzione e piazzamento sul mercato.