Huawei, noto per i suoi smartphone e le infrastrutture 5G, ha sorpreso tutti iniziando a vendere sul suo negozio online... carne bovina. Una scelta insolita per un'azienda tecnologica, ma che potrebbe nascondere qualcosa in più, perché potrebbe avere a che fare con le sanzioni americane.
Proviamo a capirci qualcosa insieme.
Sanzioni, 5G e... carne bovina: un connubio inaspettato
Alcuni blog cinesi hanno notato che Huawei sta vendendo carne bovina nel suo negozio online, un prodotto apparentemente fuori contesto per un'azienda tecnologica. Tuttavia, si ipotizza che questa mossa sia legata alla vendita di apparecchiature 5G in paesi come l'Argentina, dove il pagamento in carne bovina potrebbe essere un modo per aggirare le sanzioni.
Le sanzioni americane, infatti, hanno colpito duramente Huawei, limitandone l'accesso a componenti chiave come i chip high-end. Per questo l'azienda potrebbe aver trovato una soluzione creativa per aggirarle, utilizzando la carne bovina come forma di pagamento per le sue apparecchiature 5G.
Questo caso mette in luce la crescente complessità delle relazioni commerciali globali. Le sanzioni stanno spingendo le aziende a trovare soluzioni creative, anche tornando a forme di scambio più tradizionali come il baratto. L'impatto delle sanzioni americane è stato evidenziato anche dalla recente dichiarazione del presidente di TSMC sull'impossibilità per l'azienda cinese di recuperare il ritardo nella corsa ai semiconduttori. Nonostante ciò, Huawei ha recentemente lanciato un nuovo smartphone con un chip proprietario a 7 nm, dimostrando la sua capacità di adattarsi e innovare.
Huawei sta poi cercando in ogni modo di aggirare le sanzioni, anche attraverso partnership e collaborazioni strategiche. Tuttavia, la recente decisione della Optica Foundation di tagliare i legami con l'azienda cinese, dopo le critiche per aver utilizzato la fondazione come canale per finanziare ricercatori americani, dimostra quanto sia difficile operare in questo contesto.
La vendita di carne bovina da parte di Huawei rimane insomma un mistero, ma potrebbe essere un esempio di come le aziende stiano trovando modi creativi per navigare in un mondo sempre più complesso e interconnesso.
Oppure il colosso cinese vuole seguire le orme del nostro editore Andrea Pucci, amministratore delegato di NetAddiction e proprietario di una storica macelleria di Terni, la macelleria Pucci (sì, questo è un messaggio promozionale).