Sono passati due mesi dall'arrivo di iliad sul mercato mobile italiano: l'operatore francese ha seriamente rimesso in discussione gli equilibri faticosamente tracciati dalla concorrenza nel corso di tanti anni di dominio incontrastato. Con la sua offerta rivoluzionaria (5,99 Euro per minuti illimitati, SMS illimitati e 30GB di traffico internet mensile) è cominciata una corsa al ribasso da parte di TIM, Vodafone, Wind-Tre e tutti gli altri grandi nomi del settore. Ma la situazione prima dell'arrivo di iliad era completamente diversa.
Grazie ai dati raccolti da AGCOM adesso l'utente è in possesso di una panoramica del mercato fisso e mobile antecedente all'arrivo di iliad ben più precisa. Sappiamo ad esempio che le famiglie italiane nel 2017 hanno incrementato la spesa annuale per i servizi di telecomunicazione dell'1,7% rispetto al 2016, con una quota complessiva di 26,71 miliardi; la crescita tuttavia ha coinvolto maggiormente i servizi dati, a discapito di quelli voce. Ancora più interessante, dal punto di vista del settore mobile, il fatto che fino a marzo 2018 la concorrenza gestisse in modo più o meno equilibrato le percentuali di mercato: Wind Tre e TIM detenevano il 30,8% a testa, Vodafone il 30,2% e ancora più in basso c'erano Poste Mobile (3,9%) e gli altri operatori virtuali (4,3%).
Questa situazione naturalmente è stata sconvolta negli ultimi mesi: nel momento in cui scriviamo probabilmente la suddivisione non ha più alcun valore, ma dovremo aspettare le prossime analisi di AGCOM per capire bene quanta e quale fetta di mercato si sia aggiudicata iliad, che intanto ha già raggiunto il suo primo milione di utenti (con largo anticipo rispetto alla data inizialmente prefissata).
