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La dipendenza da videogiochi è malattia mentale, secondo l'OMS

L'OMS introduce la dipendenza da videogiochi tra le patologie mentali nel nuovo elenco ufficiale dell'International Classification of Diseases

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   19/06/2018

Mentre continua il dibattito sull'argomento, portato avanti sia da scienziati e ricercatori sia ovviamente da esponenti dell'industria videoludica come l'ESA, l'OMS prosegue per la sua strada e fa fare alla dipendenza da videogiochi un ulteriore "salto di qualità" rispetto a quanto considerato finora dai canali della medicina ufficiale, inserendola ufficialmente tra le patologie mentali dell'ICD.

Non stiamo parlando della ludopatia, che si configura come una patologia alquanto diversa, ma di quella che viene definita in ambito internazionale come "gaming disorder", ovvero una vera e propria dipendenza dai videogiochi che determina un approccio patologico a tali prodotti e che è entrata ufficialmente a far parte della International Classification of Diseases (ICD) nel suo ultimo aggiornamento, come una delle patologie mentali aggiunte di recente.

All'interno dell'elenco troviamo circa 55.000 malattie diverse e tra queste la dipendenza da videogioco si configura come "una serie di comportamenti persistenti o ricorrenti che prendono il sopravvento sugli altri interessi della vita".

L'inserimento della patologia nell'elenco ufficiale determina la possibilità di formulare diagnosi con maggiore facilità per i medici e forse dei protocolli di intervento precisi. Secondo quanto riferito da Vladimir Poznyak, del dipartimento per la salute mentale dell'Oms durante una conferenza stampa, tra le conseguenze di questa patologia c'è la difficoltà a controllarne i comportamenti e le conseguenze negative oltre al fatto che "portano a problemi nella vita personale, familiare e sociale, con impatti anche fisici, dai disturbi del sonno ai problemi alimentari".

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