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C'era un patto segreto tra Google e Spotify per evitare le commissioni del Play Store

Sono stati rivelati gli accordi per cui Spotify paga lo zero percento di commissioni a Google, quando si utilizza il suo sistema di pagamento su Android.

NOTIZIA di Luigi Cianciulli   —   22/11/2023
C'era un patto segreto tra Google e Spotify per evitare le commissioni del Play Store

Nel corso di una testimonianza, nel procedimento legale tra Epic e Google, un ex dirigente di quest'ultima ha palesato l'esistenza di un accordo stipulato con Spotify e il gigante della rete.

Tale intesa consentirebbe al colosso dello streaming musicale di eludere l'obbligo di corrispondere commissioni attraverso il Play Store.

È interessante notare come Google avesse manifestato un'intenzione di riservatezza riguardo tale accordo, valutando il rischio di complicazioni nelle trattative con altri sviluppatori di app.

Le recenti dichiarazioni aprirebbero infatti la strada a richieste da parte di questi soggetti, i quali potrebbero cercare condizioni contrattuali più vantaggiose con il colosso della ricerca online.

I termini dell'accordo

Partito dalla Svezia, Spotify si è espanso in oltre 60 paesi, offrendo un vasto catalogo musicale da milioni di canzoni e miliardi di playlist
Partito dalla Svezia, Spotify si è espanso in oltre 60 paesi, offrendo un vasto catalogo musicale da milioni di canzoni e miliardi di playlist

Di norma, Google impone una commissione del 15% sulle app che offrono servizi a pagamento attraverso la sua piattaforma di distribuzione digitale.

Questa percentuale può essere ridotta al 4% se lo sviluppatore decide di non utilizzare il sistema di pagamento di Google.

Prendere una decisione "User Choice", cioè implementare un sistema di transazioni alternativo o affidarsi a un'altra entità per la gestione dei pagamenti, dà diritto alla riduzione.

Una insolita eccezione di questa dinamica è rappresentata da Spotify.
Nel caso in cui l'utente effettui il pagamento dell'abbonamento tramite l'app di Spotify su un dispositivo Android utilizzando il sistema di pagamento interno dell'app stessa, Google non applica alcuna commissione.

Nel caso in cui si utilizzi il sistema di pagamento fornito da Google, la commissione ammonta invece al 4%.

La replica di Google

Google voleva tenere confidenziali gli accordi finanziari con Spotify per tutelare gli interessi con altri partner
Google voleva tenere confidenziali gli accordi finanziari con Spotify per tutelare gli interessi con altri partner

In seguito alle informazioni divulgate, Google ha confermato tramite il portavoce Dan Jackson che alcuni sviluppatori, soprattutto coloro che effettuano significativi investimenti su Android e sul Play Store, potrebbero ricevere un "trattamento di favore".

Un selezionato gruppo di sviluppatori, attivamente impegnato negli ambienti di proprietà Google, potrebbe godere di tariffe di servizio differenziate, come parte di una collaborazione più ampia.

Questa andrebbe a distinguersi per il significativo coinvolgimento in investimenti finanziari rilevanti e nell'integrazione di prodotti su diverse piattaforme.

Tali partnership strategiche d'investimento sarebbero orientate a incrementare la base di utenti su Android e Play, con l'obiettivo costante di migliorare l'esperienza di tutti gli utenti e di aprire nuove opportunità per gli sviluppatori stessi.