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Marilyn Monroe è l'ultima vittima dell'intelligenza artificiale: ricreata come chatbot

Un'azienda tecnologica dedita alle intelligenze artificiali ha deciso di ricreare una Marilyn Monroe virtuale.

Marilyn Monroe è l'ultima vittima dell'intelligenza artificiale: ricreata come chatbot
NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   11/03/2024

La compagnia tecnologia Soul Machine ha avuto l'idea di realizzare un nuovo chatbot, basato sull'intelligenza artificiale, con le fattezze e la voce nientemeno che di Marilyn Monroe. La compagnia definisce la sua tecnologia "Biological AI-powered Digital People" e l'ha svelata venerdì, insieme a ABG (Authentic Brands Group), la compagnia che possiede i diritti di sfruttamento d'immagine della stella dello spettacolo morta da decenni.

Tributo o cosa?

Marilyn Monroe rifatta dall'IA
Marilyn Monroe rifatta dall'IA

Il risultato è, come altri simili, inquietante e impressionante allo stesso tempo. Il chatbot, potenziato da GPT 3.5, può tenere conversazioni di circa 20 minuti.

L'eredità della Monroe fu lasciata da Lee Stratesberg, un regista teatrale. Dopo la sua morte, finì in mano a sua moglie Anna, che la vendette per 20 milioni di dollari alla ABG, che di suo possiede i diritti di sfruttamento d'immagine di molte personalità del mondo dello sport e dello spettacolo, tra le quali Elvis Presley.

Per il CEO di ABG, la versione virtuale della Monroe è un assaggio del futuro delle interazioni virtuali. Certo, dà da pensare il fatto che la sua versione virtuale sia stata svelata il giorno della festa della donna e che, di questo passo, la morte non significherà più nulla per il mondo dello spettacolo, che potrà continuare a sfruttare attori e attrici anche secoli dopo il loro trapasso.

Per chi non la conoscesse, Marilyn Monroe è stata una delle più grandi stelle del cinema statunitense. Dal giorno della sua morte sono passati 62 anni, in cui è stata celebrata e ricordata in moltissimi modi. Tra i suoi film, Il magnifico scherzo (1952), Gli uomini preferiscono le bionde (1953) e A qualcuno piace caldo (1959).