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Microsoft e Activision Blizzard: Australia e Nuova Zelanda rinviano i verdetti sull'acquisizione

Gli organi di antitrust di Australia e Nuova Zelanda hanno deciso di estendere le indagini sull'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   09/09/2022

I governi di Australia e Nuova Zelanda hanno deciso di rimandare il verdetto sull'approvazione dell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.

Per quanto riguarda la Nuova Zelanda si tratta dell'ennesimo rinvio da parte della Commerce Commision, il terzo per l'esattezza. La richiesta di valutazione è stata presa in esame il 27 luglio con la data per comunicare un responso fissato per l'11 di agosto, successivamente rinviata prima al 2 settembre e in seguito a oggi, 9 settembre. L'antitrust neozelandese ha comunicato che ha deciso di estendere ulteriormente le indagini fino all'11 novembre.

L'antitrust dell'Australia invece ha iniziato le sue indagini il 16 giugno e avrebbe dovuto svelare la sua decisione il prossimo 15 settembre. Tuttavia poche ore fa il sito della Australian Competition & Consumer Commision ha annunciato che la procedura è stata sospesa in attesa di ricevere nuove informazioni da Microsoft, con la nuova data ancora da definire.

Come riportato alcuni giorni fa sulle nostre pagine, anche la CMA del Regno Unito ha deciso di estendere le proprie indagini per la preoccupazione di una possibile situazione anticoncorrenziale che si potrebbe creare nel caso Activision Blizzard venisse inglobata da Microsoft. C'è da dire comunque che tutti questi rinvii sono in parte giustificati dalla portata e l'importanza di questa operazione. Per il momento in tutto il mondo solo l'Arabia Saudita ha offerto un giudizio netto, approvando l'acquisizione.

Microsoft prevede di concludere l'acquisizione di Activision Blizzard entro il 30 giugno 2023. Di recente Phil Spencer ha dichiarato di avere delle "buone sensazioni" sull'esito dell'operazione.