Una vecchia intervista del maestro Shigeru Miyamoto ha svelato delle informazioni interessanti su The Legend of Zelda: Ocarina of Time per Nintendo 64. In particolare di come il papà di Mario e Zelda fosse stupito della somiglianza del gioco con la Principessa Mononoke dello Studio Ghibli.
L'intervista svela che Miyamoto a un certo punto arrivò a considerare la versione per 64DD di Ocarina of Time come completata, che alcuni sviluppatori volevano che Link cavalcasse un alce o un unicorno invece di Epona e che il creatore della serie fu apparentemente "sorpreso" dalle somiglianze tra il gioco e il già citato film d'animazione del 1997, quando lo vide per la prima volta.
Strane somiglianze
L'intervista proviene dal numero di febbraio 1998 della rivista giapponese GameJin. La traduzione in inglese è invece di Roryj e Javed Sterritt. La questione Principessa Mononoke è emersa dopo che l'intervistatore ha chiesto a Miyamoto della fauna di Hyrule, da cui si è arrivati a parlare di Epona:
"Durante lo sviluppo, alcuni membri dello staff hanno discusso sulla possibilità di farla diventare un unicorno o un alce, ma alla fine abbiamo optato per un cavallo." Ha spiegato Miyamoto. "Il gioco è stato influenzato anche dalla Principessa Mononoke del signor Miyazaki. Entrambe le opere erano approssimativamente in via di realizzazione nello stesso periodo e, quando abbiamo finito, sono rimasto sorpreso dalle somiglianze. Le scene di Link che scaglia frecce mentre cavalca Epona o il Goron gigante che cammina dietro la montagna mi hanno fatto esclamare: "oh, quello è Ashitaka!" o "Sembra la Divinità della Foresta". Le somiglianze ci hanno fatto penare, tuttavia, alla fine abbiamo deciso di approfondire Hyrule, in modo da differenziarlo."
Che aggiungere? Sono due capolavori. Se potete, giocate a The Legend of Zelda: Ocarina of Time e guardate la Principessa Mononoke, nell'ordine che volete.
