"Voi magari gestite una multinazionale, ma io comando nelle strade." Con questa provocazione Jesse Keighin, noto online come Every Game Guru, aveva sfidato apertamente Nintendo. Il giocatore trasmetteva titoli piratati per Switch, spesso addirittura prima della loro uscita ufficiale. Ha evidentemente sottovalutato gli "avvocati ninja" del colosso di Kyoto: un tribunale lo ha condannato a pagare 17.500 dollari di risarcimento. E poteva andargli molto peggio.
Nintendo aveva intentato la causa l'anno scorso, sostenendo che Keighin trasmetteva in diretta giochi pirata su diverse piattaforme. Secondo i legali della compagnia, dal 2022 Keighin avrebbe trasmesso "almeno 10 giochi leakati" (cioè copie pirata diffuse prima della pubblicazione) "per oltre 50 volte in totale". L'ultimo caso riguardava Mario & Luigi: Fraternauti alla carica.
Keighin ha sfidato apertamente Nintendo... e gli è andata quasi bene
Non solo Keighin ha violato la legge, ma secondo Nintendo avrebbe anche inviato una lettera alla compagnia vantandosi di avere "mille canali" da cui trasmettere e di poterlo fare "tutto il giorno".
Come riportato da TorrentFreak, Keighin ha continuato a provocare i legali di Nintendo anche su Facebook, scrivendo frasi come: "Avreste dovuto informarvi meglio su di me. Voi magari gestite una multinazionale, io comando la strada."
Un tribunale federale del Colorado ha infine accolto la richiesta di Nintendo, ordinando a Keighin di pagare 17.500 dollari di danni. Ma il giudice ha anche respinto due delle richieste di ingiunzione permanente avanzate dalla compagnia.
Poiché Keighin aveva utilizzato principalmente software di emulazione disponibili online, il giudice ha ritenuto "poco chiara" e "irragionevole" la richiesta di Nintendo di "distruggere tutti i dispositivi di elusione". È stata respinta anche la richiesta di estendere l'ingiunzione a terze parti che avrebbero collaborato con Keighin, poiché Nintendo non ha specificato chi fossero.
La mozione della compagnia giapponese sottolineava che avrebbe potuto chiedere un risarcimento ben più alto: non rispondendo all'ordine del tribunale e lasciando che venisse emessa una sentenza di default, Keighin aveva tecnicamente ammesso la responsabilità per tutti e dieci i giochi elencati nella denuncia. Nintendo avrebbe potuto chiedere almeno 100.000 dollari (10.000 per ciascun gioco).
Invece, ha richiesto solo 10.000 dollari per l'ultima violazione, relativa a Mario & Luigi: Brothership, e 7.500 dollari (500 x 15) per le molteplici violazioni delle misure anti-pirateria. Insomma, a conti fatti, la sanzione per Keighin poteva essere molto più salata.


 
  