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Nintendo, Sony e Microsoft unite contro i dazi di Trump anti-Cina

Praticamente tutta l'industria videoludica fa fronte comune contro i dazi proposti dall'amministrazione Trump sui prodotti importati dalla Cina.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   26/06/2019

La questione dei dazi introdotti dall'amministrazione Trump su aziende e prodotti cinesi, apparentemente per proteggere le industrie americane, sta compattando anche le storiche concorrenti dell'industria videoludica, ovvero Nintendo, Sony e Microsoft, che si ritrovano unite a protestare contro la soluzione adottata dall'amministrazione USA.

In una lettera congiunta, inviata al consigliere generale Joseph L. Barloon dello United States Trade Representative, le tre compagnie hanno richiesto la rimozione di alcune categorie di prodotti in ambito videoludico dall'elenco dei prodotti sotto la Harmonized Tariff Schedule of the United States, ovvero le nuove tariffe che verrebbero applicate con l'entrata in vigore dei dazi elaborati per contrastare il mercato cinese. In questo periodo, l'amministrazione USA sta chiedendo alle compagnie dei feedback sulla possibile applicazione della politica di protezione prevista con i dazi, ottenendo risposte abbastanza negative soprattutto dalle compagnie che operano in ambito tecnologico, come Apple.

Nella lettera in questione, Microsoft, Nintendo e Sony sostengono che l'applicazione delle nuove tariffe avrebbe effetti indubbiamente negativi sull'economia dell'industria videoludica. In particolare, gli effetti sarebbero:

  • Colpire i consumatori, gli sviluppatori, i rivenditori e i produttori di console
  • Mettere a rischio migliaia di posti di lavoro in USA
  • Limitare l'innovazione nell'industria videoludica e oltre

"Sebbene apprezziamo gli sforzi dell'amministrazione nel proteggere le proprietà intellettuali USA e la leadership nell'alta tecnologia, il danno sproporzionato che queste tariffe causerebbero ai consumatori e ai business americani causerebbero dei danni a questi stessi principi", si legge nel commento congiunto di Microsoft, Sony e Nintendo. "Di conseguenza, chiediamo con rispetto che l'amministrazione rimuova l'HTSUS sottogenere 9504.50.00, che copre i videogiochi e console, dalla lista finale delle tariffe e che dunque non si proceda all'applicazione di tali tariffe su questi prodotti".

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