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PewDiePie ci ricasca: altro spazio dato a un noto razzista e suprematista bianco

Dentro un innocente video-compilation di Tiktok, compare per alcuni secondi un noto personaggio afferente alle file dei neo nazi americani, con trascorsi su razzismo e suprematismo bianco.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   10/01/2019

Da un grande potere derivano grandi responsabilità, diceva lo zio a Peter Parker, ma evidentemente la lezione non è stata imparata appieno da PewDiePie, che continua a incappare in notevoli scivoloni politici e sociali nei suoi video YouTube, ricadendo di recente in possibili collegamenti con razzisti, suprematisti bianchi e antisemiti.

Proprio a poche ore di distanza dall'aver tagliato il traguardo degli 80 milioni di iscritti al proprio canale, emerge da un nuovo video pubblicato in questi giorni da PewDiePie un altro collegamento all'ambito dell'estrema destra americana, che ricorda il recente caso della raccomandazione del canale neo nazista a dicembre. In questo caso il collegamento è più tenue e fa pensare a un possibile errore, ma è anche strano che PewDiePie continui a incappare in episodi di questo tipo, tutti stranamente indirizzati verso una certa visione politica e sociale. Nella fattispecie, all'interno di un video composto da una raccolta di filmati tratti dall'app Tiktok trova spazio anche un balletto da parte di Tim "Baked Alaska" Gionet, noto attivista nelle fila dei suprematisti bianchi, razzista, antisemita e tutte le varie caratteristiche del classico neo nazi moderno.

Nel video, il simpaticone in questione si esibisce solo in un balletto che fa sghignazzare di gusto PewDiePie, incastrato fra numerosi altri spezzoni ma con il riferimento al canale Twitter ben in vista. In questo caso, come in vari altri, potrà ben funzionare la solita scusa del non essersi informato e della mancanza di caratteristiche politiche del contenuto condiviso, ma certamente è strano che il più celebre youtuber nel mondo continui a incappare in gaffe di questo tipo e, nonostante tutto, continui a non informarsi sui contenuti che condivide e diffonde a milioni di spettatori. A meno che non ne sia invece ben conscio, ovviamente.