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PlayStation e Xbox puntano a essere "onnipresenti", è la mossa giusta?

Il mercato console non basta a Xbox e PlayStation ed entrambe mirano ad arrivare anche su PC, mobile e cloud. È la strategia vincente?

PlayStation e Xbox puntano a essere 'onnipresenti', è la mossa giusta?
NOTIZIA di Stefano Paglia   —   24/01/2024

"PlayStation sarà onnipresente", queste le parole usate in un'intervista da Kenichiro Yoshida, il CEO di Sony, per riassumere la strategia della compagnia nel mercato gaming, che ha intenzione di espandersi anche su PC, mobile e cloud, in pratica ovunque ci sia un device adatto per giocare.

Microsoft non ha mai usato il termine "onnipresente", ma la strategia di Phil Spencer è sotto gli occhi di tutti da anni. Con la guerra in ambito console ormai persa o di difficile rimonta, la compagnia da tempo ha iniziato a volgere lo sguardo altrove per espandere il proprio business. Dall'era Xbox One in poi tutti i giochi prodotti dai team interni vengono pubblicati in contemporanea sia su console che su PC, mentre Xbox Game Pass, oltre a essersi rivelato un servizio di successo, rappresenta anche un importante ponte per il cloud gaming e per far arrivare l'ecosistema verdecrociato anche sui dispositivi mobile e gli smart TV di centinaia di milioni di potenziali giocatori. Non solo, l'acquisizione di Activision Blizzard, e in particolare di King, è stato un tassello essenziale per lo store mobile di Xbox, a cui Microsoft sta già lavorando per stessa ammissione di Spencer.

Da questo punto di vista Microsoft sembrerebbe sicuramente meglio organizzata, quantomeno per il semplice fatto che ha iniziato ad "attrezzarsi" con un certo anticipo rispetto a Sony. Infatti, anche PlayStation ha un servizio di cloud streaming, ma risulta ancora limitato e acerbo, le esclusive arrivano sì anche su PC, ma con notevole distacco rispetto alle versioni console, mentre lato mobile la compagnia ha creato una divisione apposita con l'acquisizione di Savage Game (ora ribattezzata Neon Koi), ma ancora si devono vedere i frutti di tali investimenti. Tuttavia, la compagnia giapponese può contare su un brand estremamente forte creato sulla base di anni di successi, un fattore assolutamente da non sottovalutare.

Chi troppo vuole nulla stringe?

Il primo tentativo di PlayStation di penetrare nel mercato mobile è stato un fallimento
Il primo tentativo di PlayStation di penetrare nel mercato mobile è stato un fallimento

Al netto delle differenze in termini di progressi e strategie delle due compagnie, ad esempio Yoshida ritiene che i servizi "all you can eat" alla Game Pass non siano necessariamente il futuro, sia Sony che Microsoft sembrerebbero puntare nella stessa direzione.

Una strategia vincente sulla carta: arrivare su più dispositivi e penetrare in più settori, significa attingere a un bacino potenziale di pubblico sicuramente più grande e di conseguenza generare profitti superiori. Tuttavia non è tutto oro quel che luccica e nel perseguire questi piani di espansione sia PlayStation che Xbox potrebbero incontrare ostacoli importanti.

Ad esempio, nonostante le possibilità offerte dal cloud, non tutte le esperienze realizzate per PC e console risultano accattivanti dai giocatori su mobile. Serve dunque una diversificazione importante dell'offerta, con il possibile rischio di non riuscire a mantenere un elevato livello qualitativo tra tutti i progetti in cantiere o dare la giusta attenzione a tutti i settori. In tal senso PlayStation ha già fallito il primo tentativo di incursione nel mercato mobile nel 2012, mentre una delle critiche più comuni alla gestione Spencer è quella di promuovere davvero in maniera molto timida Xbox Series X|S e One.

Non solo, laddove il mercato console è formato da tre attori principali, in quello mobile Sony e Microsoft si troverebbero a concorrere con molteplici realtà di un certo spessore, come Tencent, NetEase, Zynga e Hoyoverse, giusto per fare qualche nome.

Ma lasciamo la parola a voi. Pensate che le mire espansionistiche di Sony e Microsoft daranno i frutti desiderati? Fatecelo sapere nei commenti.

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.