Tra poche settimane i giocatori europei potranno giocare in cloud streaming il catalogo di PS5 tramite l'abbonamento a PlayStation Plus Premium. Sulla carta sarebbe potuta essere una gran bella novità e che potenzialmente avrebbe reso più appetitoso un servizio che a conti fatti al momento rispetto al tier Extra offre (pochi) classici delle vecchie generazioni e qualche demo a tempo esclusiva. All'atto pratico tuttavia è davvero difficile entusiasmarsi per una funzionalità fortemente limitata dalle scelte di Sony, in primis il fatto che sarà utilizzabile esclusivamente da PS5.
Ma andiamo per gradi per chi non sapesse di cosa stiamo parlando. Ieri la compagnia giapponese ha annunciato che a partire dal 23 ottobre 2023, tutti gli abbonati a PlayStation Plus Premium potranno usufruire del cloud streaming per giocare ai titoli del catalogo PS5, compresi ovviamente tutti quelli acquistati dal PlayStation Store o inclusi nel catalogo del servizio.
Per l'appunto la novità sulla carta è molto interessante, ma ora arriva la nota negativa. Il servizio infatti è usufruibile solo ed esclusivamente da PS5, eliminando dall'equazione quello che è praticamente il punto di forza del cloud gaming, ovvero la possibilità di giocare in streaming da molteplici device.
Troppo poco e troppo tardi?
Per carità, sono convinto che c'è chi apprezzerà la possibilità di avviare all'istante qualsiasi gioco PS5 e risparmiare spazio di archiviazione o il tempo necessario per completare il download di decine e decine di GB, ma indubbiamente il potenziale del cloud gaming è ben altro.
Ce lo dimostra da anni Microsoft con xCloud, che permette di usufruire della maggior parte del catalogo del Game Pass non solo da Xbox Series X|S, ma anche da qualsiasi PC e persino da Xbox One, appianando tra l'altro il gap tra le due generazioni di console, nonché da qualsiasi dispositivo mobile compatibile e smart TV. In pratica, il futuro: poter giocare ovunque e in qualsiasi momento.
PlayStation dal canto suo con questa mossa arriva in netto ritardo rispetto alla concorrenza e a conti fatti fa solo un mezzo passo in avanti, considerando che sono stati esclusi tutti gli abbonati su PS4 e PC (che possono usufruire del servizio solo con il catalogo PS4 e dei giochi classici). Chiaramente, tutto ciò non aiuta la diffusione del cloud gaming, obiettivo che persino Microsoft sta faticando a conseguire nonostante la grande versatilità di xCloud.
Alla luce di questa novità fa poi venire ulteriormente l'amaro in bocca pensare al grande potenziale sprecato di PlayStation Portal, che sarebbe potuto diventare un device portatile davvero molto accattivante tramite il cloud e invece è relegato al ruolo di riproduttore remoto esclusivamente tramite Remote Play.
E voi cosa ne pensate? Nonostante i limiti siete interessati allo streaming dei giochi PS5 tramite PlayStation Plus Premium? Fatecelo sapere nei commenti.