Tra le nuove caratteristiche introdotte da PS5 c'è la possibilità di diffondere l'audio in 3D, attraverso una soluzione custom che dovrebbe consentire notevoli risultati su base hardware a partire dalla console e a prescindere dall'impianto utilizzato.
L'idea è di riuscire a simulare la spazialità dell'audio, ovvero fare in modo che questo provenga da punti precisi nello spazio tridimensionale grazie alla nuova tecnologia di PS5, come riferito dal system architect Mark Cerny a Wired qualche tempo fa.
Su questa lunghezza d'onda si trova anche Samuel Justice, co-fondatore di Sweet Justice Sound e responsabile dell'audio precedentemente in The Chinese Room, DICE e Frictional Games: "Penso che la potenza computazionale richiesta per creare modelli audio realistici venga generalmente trascurata", ha affermato Justice, "In passato, siamo riusciti a creare delle buone rappresentazione di modellazione acustica attraverso un sacco di trucchi e tecniche complesse. L'abilità di realizzare pienamente un audio 3D automatizzato è un grande passo avanti per questo comparto nei giochi e certamente risulterà in esperienze più ricche".
La predisposizione di PS5 per l'audio 3D, insomma, consentirà di evolvere il comparto in questione e richiedere molti meno sforzi tecnologici e computazionali. Tale tecnologia può anche sfruttare il Ray tracing, visto che quest'ultimo si applica anche alla riproduzione di audio in 3D: "Può essere utilizzato per migliorare il senso di realismo attraverso un aggiustamento più accurato dell'audio a seconda dell'ambiente che circonda il giocatore, in tempo reale", ha spiegato in questo senso Marcus Klang, Lead Sound Designer di Zoink Games (Fe, Ghost Giant).