Redfall ha da poco subito un paio di brutti colpi a livello di marketing, prima con un video gameplay che non ha espresso le potenzialità del titolo e poi l'annuncio che, al D1, non sarà possibile giocare a 60 FPS su Xbox. Ora, il noto giornalista di Bloomberg Jason Schreier ha condiviso alcune considerazioni interessanti sulla questione, che vanno oltre i limiti tecnici.
Il tutto è iniziato con un tweet di Schreier, in risposta all'annuncio della mancanza dei 60 FPS in Redfall su Xbox al lancio. Schreier, come potete vedere poco sotto, ha scritto: "Penso che Redfall sia interessante, ma tra questo [ndr, intende la mancanza dei 60 FPS], le decisioni di PR/Marketing e la data di uscita (quattro giorni dopo Star Wars e dieci giochi prima di Zelda), in effetti sembra che Bethesda voglia far fallire il gioco".
Ricordiamo infatti che Star Wars Jedi Survivor sarà disponibile il 28 aprile, mentre The Legend of Zelda Tears of the Kingdom sarà pubblicato il 12 maggio, mentre Redfall sarà distribuito il 2 maggio 2023. Schreier ricorda anche che la data di Zelda era nota da mesi prima dell'annuncio di quella di Redfall, quindi Bethesda ha avuto modo di prendere decisioni accurate. Schreier spiega, in risposta a un utente, che anche se il tipo di pubblico che può essere interessato a Redfall (sparatutto cooperativo) è diverso da quello di Star Wars e Zelda (avventure d'azione single player), ciò che più conta è l'attenzione che i vari giochi riceveranno su testate e social media in quel periodo. Redfall rischia di essere sommerso da video e discussioni degli altri due giochi (che sono parte di IP note, aggiungiamo) e difficilmente diventerà virale. Senza queste spinte, faticherà ad attirare l'interesse di molti giocatori che si basano su Twitch e sulla viralità dei giochi per decidere a cosa dedicarsi (si veda il caso di Among Us).
Schreier spiega anche che il lato marketing non ha saputo presentare Redfall in modo chiaro, facendo alle volte passare come un videogiochi single player e altre volte come un titolo cooperativo. Inoltre, critica il video di gameplay di IGN USA affermando che ha fatto sembrare il gioco peggiore di quel che è in realtà, senza però dare la colpa alla testata: afferma che IGN USA è composto da gente capace e ci sono molti motivi per i quali la prestazione dei giocatori non sia stata all'altezza; ritiene anche che Bethesda non abbia preparato i giornalisti su quello che avrebbero dovuto fare in quella sequenza di gioco. È compito del marketing di Bethesda assicurarsi che un video di gameplay sia d'impatto, dopotutto. Aggiunge anche che Xbox non prende particolari decisioni, in quanto Bethesda ha la propria divisione PR/Marketing e in tal senso ha grande autonomia.
In generale, vi è grande odio verso quel video di gameplay, come vi abbiamo segnalato.