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River City Girls 2 su Xbox Game Pass? Il team WayForward adora il servizio Microsoft

River City Girls 2 potrebbe arrivare su Xbox Game Pass, considerando che il team WayForward adora il servizio su abbonamento di Microsoft.

River City Girls 2 su Xbox Game Pass? Il team WayForward adora il servizio Microsoft
NOTIZIA di Giorgio Melani   —   17/12/2022

Il sito ComicBook ha intervistato WayForward su River City Girls 2, nuovo capitolo dell'action picchiaduro a scorrimento uscito in questi giorni su PC e console, e a quanto pare gli sviluppatori non hanno escluso un eventuale arrivo del gioco su Xbox Game Pass, anzi.

Il team ha riferito che adorerebbe il fatto di vedere River City Girls 2 su Xbox Game Pass, considerando l'ottima esperienza vissuta con l'inserimento del primo River City Girls nel catalogo del servizio su abbonamento Microsoft.

Non solo, WayForward vedrebbe volentieri anche River City Girls Zero all'interno del Game Pass, a quanto pare.

"Ci piacerebbe molto vedere River City Girls 2 (e anche River City Girls Zero) su Game Pass!" Ha affermato Adam Tierney del team, intervistato da ComicBook, "Il primo River City Girls ha goduto di un'ottima popolarità su Game Pass e questo ha aiutato ad espandere il pubblico del gioco in maniera notevole. Il Game Pass è un servizio incredibile".

Anche WayForward sembra dunque accodarsi alla notevole quantità di sviluppatori che sostengono la bontà di Xbox Game Pass, opinione particolarmente diffuso soprattutto fra i team indie. Considerando che il gioco è appena uscito, è probabile che rimanga accessibile attraverso la distribuzione standard almeno per un po' di mesi, ma a questo punto possiamo aspettarci un prossimo inserimento nel catalogo di Xbox Game Pass nel futuro, almeno stando a queste dichiarazioni.

Proprio in questi giorni, è emerso che - secondo dati non confermati e di origine misteriosa - Xbox Game Pass avrebbe fatto crollare le vendite dei giochi Xbox first party, ma evidentemente questo non è un problema che tocca i third party e, in ogni caso, rappresenterebbe soprattutto una conferma dello spostamento di paradigma che l'introduzione del servizio su abbonamento sta effettuando nel mercato videoludico.