Nell'ultimo episodio di DF Weekly, la redazione di Digital Foundry ha discusso degli effetti del servizio in abbonamento Xbox Game Pass sulla vendita dei giochi Xbox, affermando che avrebbe prodotto un vero e proprio crollo. Il timore è che l'innalzamento dei prezzi a 80€ peggiori addirittura la situazione, anche se Microsoft di suo può ritenersi soddisfatta.
La parte più interessante non è tanto la discussione in sé, quanto il fatto che durante la stessa sia stato svelato un dato (non confermato).
Stando a quando raccontato, ormai moltissimi giocatori Xbox non comprano più i giochi first party o quelli lanciati direttamente nel Game Pass.
Particolarmente indicativo in merito è questo scambio di battute. A esordire è Richard Leadbetter, che fa il quadro della situazione: "Molta gente non comprerà i giochi first party di Microsoft, con il Game Pass disponibile. Le vendite sono crollate, non è vero? Voglio dire che possiamo esaminare i dati di vendita e i giochi first party di Microsoft fanno dei numeri bassissimi, a causa del prevalere del Game Pass."
La risposta arriva da John Linneman, che ha snocciolato un dato davvero impressionante: "Sì, pare che siano crollate dell'80% rispetto all'epoca pre-Game Pass. E per un buon motivo. Voglio dire, i fedelissimi di Xbox sono davvero legati al Game Pass."
Naturalmente non prendiamolo per un dato sicuro, ma è abbastanza ovvio che con il Game Pass disponibile i numerosissimi abbonati non comprino i giochi che fanno parte dell'abbonamento. Microsoft di suo può comunque ritenersi soddisfatta, visto che il suo obiettivo primario è proprio quello di far diffondere il Game Pass il più possibile. Paradossalmente l'aumento dei prezzi dei giochi first party tripla A potrebbe aiutare la casa di Redmond da questo punto di vista, pur facendo diminuire ulteriormente la vendita diretta dei giochi.