iliad è arrivato in Italia scatenando una vera e propria rivoluzione delle tariffe mobile, e ha già raggiunto il suo primo milione di utenti con largo anticipo: tuttavia sta incontrando non pochi problemi di adattamento su suolo italiano, la maggior parte dei quali arriva dal governo. Dapprima la società è stata accusata dal Gran Giurì di pubblicità ingannevole, e ora nell'occhio del ciclone ci sono le Simbox iliad, sulle quali nelle scorse ore è intervenuto anche Luigi Di Maio.
Negli scorsi giorni abbiamo già avuto modo di accennare ai problemi delle Simbox iliad, che non rispetterebbero il decreto Pisanu e non attiverebbero la SIM solo e soltanto dopo l'identificazione del contraente tramite carta di identità. Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo Economico, ha dichiarato di aver già inviato alcune note alla società per chiedere modifiche alla procedura di attivazione. Nel dettaglio, secondo di Maio le Simbox iliad permetterebbero a malintenzionati di ottenere SIM senza essere identificati, costituendo così un serio rischio per le operazioni anti terrorismo; è stato informato anche il ministero dell'Interno circa la questione.
Ma non è tutto: pare che le Simbox iliad possano anche essere considerate concorrenza sleale, perché rappresentano punti di distribuzione più snelli e veloci di quelli degli altri operatori; TIM è stato tra i primi a sollecitare il governo affinché intervenisse a regolare la situazione. Soprattutto da questo punto di vista sembra difficile distinguere problemi di interesse economico e invidie personali dalle vere emergenze statali. Tra le altre cose, ricordiamo che nel resto d'Europa non esiste più qualcosa di simile al decreto Pisanu: chiunque può comprare una SIM al supermercato senza dover procedere ad un'identificazione in loco, e le Simbox rappresentano altrove la normalità già da diversi anni.
Prima di salutarci vi ricordiamo che iliad ha annunciato in queste ore la sua nuova offerta super conveniente.
