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Sony: l'accordo tra Microsoft e Activision non riguarda le esclusive, ammette Jim Ryan [aggiornata]

In uno dei documenti presentati al processo USA per l'acquisizione di Activision Blizzard, è emerso che Sony ha sempre saputo che il punto non sono le esclusive.

Sony: l'accordo tra Microsoft e Activision non riguarda le esclusive, ammette Jim Ryan [aggiornata]

Il presidente di SIE Jim Ryan ha sempre saputo che il nodo dell'affare Activision Blizzard King / Microsoft non sono le esclusive. In un documento presentato al processo che vede contrapposta la casa di Redmond alla FTC, è apparsa l'ammissione di Sony della consapevolezza della compagnia che Microsoft non avrebbe mai pensato di rendere Call of Duty un'esclusiva console.

Per Ryan il nodo dell'affare è un altro, come si può leggere nell'email presentata in occasione della prima udienza: "Non stanno giocando alle esclusive. Pensano più in grande di così e hanno i soldi per fare mosse del genere. Ho passato molto tempo con Phil Spencer e Bobby Kotick e sono certo che continueremo a vedere Call of Duty su PlayStation negli anni a venire."

Aggiornamento
Alla luce di queste rivelazioni, Microsoft ha rilasciato una dichiarazione tramite un suo portavoce: "Oggi è stato dimostrato che Sony ha sempre saputo che avremmo tenuto fede alla promessa di mantenere i giochi sulla sua piattaforma, chiarendo che il suo contrapporsi all'acquisizione è determinato unicamente dal desiderio di proteggere la propria posizione dominante all'interno del mercato."

Il commento arriva a margine di una giornata di dichiarazioni e approfondimenti avvenuti nell'ambito dell'udienza che vede la casa di Redmond contrapporsi alla FTC, e in cui è emerso anche che Xbox Cloud è la funzionalità meno popolare di Game Pass e al momento è in perdita, sebbene la CMA abbia bloccato l'acquisizione nel Regno Unito proprio sulla base di un rischio di monopolio nel cloud.

Segue la notizia originale.

Di fatto Ryan ha ammesso che l'argomento Call of Duty è stato usato finora quasi come uno specchietto per le allodole, mentre l'obiettivo di Sony sarebbe sempre stato quello di frenare un affare che darebbe un vantaggio strategico a Microsoft, ossia un'enorme spinta in settori diversi da quelli di cui si dibatte di solito nell'ambiente.

Magari proprio quello mobile, come già emerso in un altro momento del processo, dove ormai gira la fetta più grossa dei ricavi dell'industria dei videogiochi.