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The Last of Us 2, è possibile criticarlo? In che modi è lecito farlo?

The Last of Us 2 continua a far discutere per la radicalizzazione degli utenti, tra minacce di morte e idolatria, che silenzia chi vorrebbe criticarlo sensatamente.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   06/07/2020

È possibile criticare giochi come The Last of Us 2? Perché spesso quelli che lo fanno vengono additati negativamente? Davvero c'è un pregiudizio verso chi non apprezza qualcosa che viene riconosciuto dalla maggioranza come bello? In che modi è lecito parlare di un titolo simile?

"Io nun ce l'ho cò te ma cò quelli che te stanno vicino e nun t'hanno buttato de sotto" disse Ettore Petrolini a uno spettatore particolarmente fastidioso che lo stava fischiando durante uno spettacolo disturbando tutto il pubblico. Petrolini naturalmente non ce l'aveva con lo spettatore perché lo stava criticando, ma per il modo in cui lo stava facendo, che andava oltre il diritto di esprimere il suo disappunto per qualcosa che evidentemente considerava brutto o sgradevole.

Attenzione, perché il testo che segue contiene anticipazioni su The Last of Us 2. Se non volete averne, non continuate a leggere oltre.

Purtroppo per alcuni nel 2020 libertà di critica significa:

  • Minacciare di morte qualcuno per qualsiasi motivo solletichi negativamente l'umore, pure se completamente assurdo (es. un personaggio che amo viene ucciso in un videogioco, quindi vado ad augurare il cancro all'attrice che interpreta il personaggio che l'ha ucciso);
  • Fare crociate contro qualcosa pur partendo da falsi presupposti (es. montare una campagna di boicottaggio contro un videogioco partendo da una fuga di notizie poi rivelatasi in buona parte falsa);
  • Bombardare di recensioni negative un gioco senza averlo nemmeno provato, solo perché è risultato antipatico per qualche motivo (es. il framerate è fisso a 30fps);
  • Scrivere recensioni di una riga con offese, su un gioco che si è provato magari per 10 minuti, per motivi spesso nemmeno esplicitati;
  • L'idolatria: qualcosa piace, quindi viene fatta diventare una specie di religione (es. leggo solo articoli o vedo video che confermano il mio punto di vista, considerando escrementi tutti gli altri).
  • Mettere 10 a un gioco pur non avendolo giocato per provare a equilibrare gli 0 degli altri (o per idolatria).
  • Nutrire la superstizione della libertà di pensiero.
Parliamone

Molti non si rendono conto che questi eccessi fanno male soprattutto a chi vorrebbe esercitare seriamente la propria libertà di critica, perché di fatto creano un calderone pieno di marciume in cui diventa difficile distinguere gli ingredienti genuini.

Ad esempio chi ha provato a criticare sensatamente The Last of Us 2 entrando nel merito del gioco è finito oscurato dalle varie aggressioni subite da Naughty Dog e soci. Prendete Metacritic: scavando si trovano anche recensioni negative sensate scritte dagli utenti, ma sono state sommerse dagli 0 e dai 10 che hanno finito per far perder loro ogni forza (facendo buon gioco di chi non accetta critiche al gioco).

Così il gioco di Naughty Dog non ha subito grossi danni dal rumore di fondo che si è creato intorno a esso (anzi, potrebbe diventare l'esclusiva PS4 più venduta della generazione), gli aggressori di loro si sono sfogati e sono tornati nella loro cuccia ad aspettare l'osso, mentre chi avrebbe desiderato aprire un dibattito serio sui contenuti del gioco ha faticato enormemente a farlo e non ha trovato che pochissime sponde. Ecco, i primi che dovrebbero scagliarsi contro chi offende, chi minaccia e chi avvelena gli animi sono proprio questi ultimi, perché finiscono per essere le uniche vere vittime.