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Twitch, sparatoria di Halle: la stampa generalista accusa i videogiochi

Dopo il folle gesto trasmesso su Twitch, un servizio del TG5 ha effettuato associazioni tra l'azione intrapresa da Stephen Balliet e il suo essersi "addestrato con i videogiochi".

NOTIZIA di Davide Spotti   —   10/10/2019

La sparatoria avvenuta presso la sinagoga di Halle, in Germania, trasmessa per oltre mezz'ora in diretta su Twitch nella giornata di ieri, ha ricevuto ampio spazio sui notiziari e i quotidiani nazionali nelle ultime ore. Le modalità dell'assalto, nello specifico la scelta dell'autore di filmare il proprio folle gesto utilizzando una visuale in soggettiva, ha immancabilmente riacceso parallelismi tra l'utilizzo dei videogiochi e la messa in atto di azioni violente.

Dopo Repubblica, che nella giornata di ieri titolava "Sulla piattaforma preferita dai gamer va in onda la strage", un nuovo servizio trasmesso questa sera dal TG5 ha imbastito associazioni piuttosto azzardate rispetto all'addestramento che Stephen Balliet avrebbe ricevuto proprio attraverso la massiccia fruizione di sparatutto in prima persona.

Nel filmato - consultabile a questo indirizzo dal minuto 10:16 - l'autore del folle gesto viene definito "una giovane belva cresciuta a pane e internet", un individuo ritenuto pericoloso dagli stessi familiari, che si sarebbe servito di "tattiche militari studiate sulle console di videogiochi o sulle piattaforme online".

"Stava sempre davanti al computer. Qui Stephan Balliet ha imparato quello che gli serviva, facendo pratica forse con qualche videogioco sparatutto in prima persona", prosegue il servizio. "Qui si è suggestionato emulando le gesta di Brenton Tarrant, il killer di Christchurch in Nuova Zelanda che a marzo scorso fece 51 morti e 47 feriti attaccando le moschee della città".

Opinioni analoghe sono state espresse nella giornata odierna anche da Enrico Mentana. Questa mattina, attraverso la sua pagina Facebook, il direttore del TG di LA7 ha così commentato: "Un aspetto anch'esso devastante dell'attentato di ieri contro la sinagoga in Germania è che l'autore lo abbia voluto mostrare in modalità soggettiva, da videogame, come fosse quello il modello ispiratore: uccidere i "nemici" come in un gioco."

Prevedibilmente nei commenti sotto al post non sono mancate critiche per i toni sensazionalistici e la ricerca di facili capri espiatori ai quali ci ha tristemente abituato la stampa generalista nel corso degli anni in tema di videogiochi. Voi che cosa ne pensate? Discutiamone qui sotto nei commenti.

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