La start-up xAI, fondata da Elon Musk, ha annunciato la propria adesione parziale al Codice di buone pratiche dell'Unione Europea relativo ai modelli di intelligenza artificiale per finalità generali (GPAI). La comunicazione ufficiale è arrivata ieri, 31 luglio tramite un post sulla piattaforma X.
In particolare, xAI ha confermato che firmerà solo il capitolo riguardante la sicurezza e la protezione, affermando di "sostenere pienamente la sicurezza dell'IA". Tuttavia, ha criticato altre parti del Codice, ritenute "dannose per l'innovazione", con particolare riferimento alle disposizioni sulla trasparenza e sul copyright, giudicate "chiaramente eccessive".
xAI come Google
La posizione dell'azienda evidenzia un equilibrio complesso tra responsabilità etica e libertà di sviluppo tecnologico, tema sempre più centrale nel dibattito europeo sull'Intelligenza Artificiale. Si tratta di una posizione che, in parte, è riconducibile anche a quella di Google che ha aderito al Codice ma non senza qualche riserva.
In risposta, il portavoce della Commissione Europea, Thomas Regnier, ha chiarito che il Codice è uno strumento volontario e che, quindi, "è possibile sottoscriverne solo una parte". Tuttavia, ha aggiunto che conformarsi all'AI Act sarà comunque un obbligo, e che xAI dovrà "dimostrare mezzi alternativi di conformità" alle parti del Codice non firmate, in particolare quelle su trasparenza e copyright.
Strategie trasversali
Il Codice di buone pratiche rappresenta uno strumento preparatorio all'attuazione del Regolamento sull'Intelligenza Artificiale (AI Act), approvato dall'UEper regolare lo sviluppo e l'uso dell'IA in modo sicuro, trasparente e rispettoso dei diritti. La mossa di xAI conferma il posizionamento critico di Elon Musk rispetto a regolamentazioni percepite come troppo rigide.
Allo stesso tempo, evidenzia la necessità di un dialogo aperto tra innovatori e legislatori per garantire che la sicurezza non ostacoli il progresso, ma ne diventi parte integrante. Sicuramente la questione è e continua ad essere molto delicata. Seguiremo la vicenda e capiremo le posizioni delle varie aziende e dei vari colossi in merito a questa regolamentazione.