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Yoko Taro vuole che gli alieni distruggano la Terra, per giocare a Call of Duty

Yoko Taro ha condiviso una delle sue ultime uscite assurde: gli piacerebbe che gli alieni distruggano la Terra, per permettergli di giocare a un nuovo tipo di Call of Duty.

Yoko Taro vuole che gli alieni distruggano la Terra, per giocare a Call of Duty
NOTIZIA di Nicola Armondi   —   13/09/2023

Se non conoscete Yoko Taro, potreste essere stupiti dalla sua nuova dichiarazione, se invece siete familiari con il creatore di Nier (e non solo), abbiamo il sospetto che non sarete colpiti dal fatto che desideri che gli alieni (o qualsiasi altra cosa, non è schizzinoso) attacchino la Terra e distruggano tutta la tecnologia a base di silicio moderna.

In realtà, anche se il suo discorso parte da una premessa un po' folle, vi è un motivo molto preciso dietro la sua speranza. Yoko Taro pare essere nostalgico dell'epoca 8-bit e vorrebbe che tutti gli sviluppatori di videogiochi fossero costretti a tornare in quel periodo e guadagnare soldi facendo giochi vecchio stile.

Le parole di Yoko Taro sulla caduta della civiltà moderna

Yoko Taro con la sua solita maschera
Yoko Taro con la sua solita maschera

Le precise parole di Yoko Taro, in traduzione, sono state: "Mi piacerebbe che gli alieni o qualcosa del genere attaccassero la Terra in modo da distruggere tutta la tecnologia basata sul silicio di cui disponiamo attualmente, così che il mondo intero debba tornare all'era degli 8 bit e i creatori di giochi siano costretti a guadagnarsi da vivere sviluppando giochi in quell'ambiente a bassa tecnologia".

Ha poi aggiunto: "Darei qualsiasi cosa per vedere come sarebbe un Call of Duty a 8 bit nato da quella situazione". Significa forse che Yoko Taro gioca a Call of Duty? Speriamo che almeno nel privato non indossi la maschera, altrimenti rischia di faticare un po' nel prendere la mira.

Scherzi a parte, il discorso di Taro prosegue con alcuni commenti molto interessanti e importanti per il panorama attuale. Per esempio, descrive il settore dei giochi indie come un "mare competitivo e pieno di sangue" a causa della mancanza di barriere monetarie e temporali imposte, ed esprime la preoccupazione che gli strumenti di intelligenza artificiale possano significare che "i creatori diventeranno poco più che componenti sacrificabili da usare e consumare".

Se vi piacciono le sue trovate, vi ricordiamo di quella volta che Yoko Taro ha cambiato maschera per promuovere il suo anime, per poi capire che era maledetta.