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Spazio, ultimo controllo

Dopo aver plasmato generazioni di uomini radar dedicati al trasporto aereo civile, Firemint è pronta ad addestrare nuovamente il personale della torre di controllo iOS per coordinare questa volta il traffico interstellare

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   06/04/2012

Flight Control, nella sua prima incarnazione, è stato uno di quei titoli che nel mondo mobile ha potuto vantare la nascita di un vero e proprio fenomeno legato al brand. Era l'inizio di un nuovo genere, sintetizzabile forse con la locuzione "traccia linee", che calava il giocatore occasionale niente meno che nei panni degli uomini con la più alta responsabilità legata al mondo del trasporto aereo, ossia gli uomini-radar, silenziosamente all'opera dalle torri di controllo di tutto il mondo. La geniale idea di controllare le rotte dei vari mezzi volanti fino al loro naturale luogo di atterraggio utilizzando solo un dito ebbe talmente tanto successo che un sequel, per forza di cose, era facilmente immaginabile. Flight Control Rocket rappresenta quindi l'evoluzione naturale del predecessore, in senso anche letterale: dai "normali" mezzi aerei civili infatti si passa adesso alla guida di ben più tecnologiche navicelle spaziali.

Come ti parcheggio una nave spaziale

Nonostante sia radicalmente cambiato il contesto in cui immaginare la propria attività di controllore di volo, il cuore del gameplay che caratterizza Flight Control Rocket è rimasto sostanzialmente invariato: "tappando" una navicella di un determinato colore, si deve tracciare strisciando il dito sullo schermo una rotta ottimale, al fine di garantirne l'atterraggio in piena sicurezza. Quello che cambia in questa incarnazione è innanzitutto proprio il luogo di atterraggio dei velivoli: si tratta qui di una mestosa ed enorme nave ammiraglia, in possesso di ben tre ponti di attracco contraddistinti dai tradizionali colori della serie (rosa, giallo e verde). Questa però è solo la prima di una lunga serie di novità; le stesse navi da mettere in sicurezza sono adesso addirittura di 15 tipologie diverse, ciascuna con ben determinate caratteristiche. A titolo puramente esemplificativo, oltre alle navi di tipo standard, è possibile citare almeno quella che trasporta una serie di mini velivoli ancora più piccoli, da far atterrare in successione alla svelta, o quella che una volta indirizzata verso il suo naturale approdo si dipana in una sorta di serpente di mezzi volanti, tutti collegati tra loro. Molto fastidioso risulta invece lo specifico velivolo che, mentre tenta di raggiungere il ponte di pertinenza, rilascia altre piccole navi ferme dietro di sé che necessitano a loro volta di guida; basta distrarsi un attimo in questo caso per ritrovarsi lo schermo pieno di pericolosi oggetti volanti non meglio identificati, letali se urtati.

Spazio, ultimo controllo

In breve tempo si creerà quindi nei cieli privi di atmosfera il familiare caos di rotte e mezzi ben conosciuto agli amanti della serie; questa volta però fortunatamente il temuto Game Over non giunge implacabile alla prima collisione ma sono disponibili tre "vite" e quindi altrettante opportunità di errore; in caso di "morte" per continuare e accumulare punteggi altissimi bisogna investire almeno 500 monete di gioco, pena l'obbligo di ricominciare da capo. L'introduzione della valuta è un'altra delle novità, in verità un po' meno gradita, di Flight Control Rocket: con queste monete oltre ai citati crediti aggiuntivi per continuare dopo una morte è possibile sbloccare nuove modalità (anche se al momento sono solo due, ossia la tradizionale Infinity e una specie di storia chiamata Odyssey) ma soprattutto l'ultima innovazione aggiunta, cioè i Bot di supporto. Si tratta in sostanza di piccoli automi che se attivati possono aiutare in qualche modo il giocatore nello svolgimento della sua missione, ad esempio aumentando l'esperienza o i soldi accumulati, riducendo le probabilità di impatto e addirittura guidando alcune navicelle da sole al proprio atterraggio. I Bot per essere mantenuti in efficienza hanno bisogno di manutenzione, in particolare di nuovi pacchi batterie acquistabili sempre dal medesimo fornito negozio, e ad ogni successo incrementano il proprio livello di esperienza; inutile dire che grazie alle microtransazioni è data l'opportunità di "barare", per così dire, acquistando con valuta reale monete d'oro virtuali da spendere in negozio. Molto buono, considerata la particolare categoria a cui appartiene il gioco, anche il comparto tecnico, grazie al supporto per l'alta definizione su iPhone e iPad e agli ottimi colori. Utile infine per aumentare la longevità il completo sistema di statistiche online tramite Game Center e Origin nonché ovviamente i soliti obiettivi.

Conclusioni

Versione Testata: iPhone (1.0.1)
Prezzo: 0,79 euro
Multiplayer.it
7.8
Lettori (2)
5.5
Il tuo voto

Flight Control Rocket continua nel rassicurante solco scavato dal precedente episodio, introducendo una serie di novità non certo stravolgenti ma comunque apprezzate e mantenendo inalterata l'immediatezza e il divertimento tipico della serie. E' chiaro che in questo modo viene meno un po' della freschezza che fu causa dell'incredibile successo di vendite ma, nonostante la povertà delle modalità presenti, l'acquisto resta sicuramente consigliato a tutti.

PRO

  • Sempre intuitivo e divertente
  • I Bot sono una gradita novità
  • L'introduzione delle vite è stata una scelta molto saggia

CONTRO

  • Monete e microtransazioni
  • Poche modalità disponibili
  • Come il predecessore, alla lunga può stancare