Se su App Store esiste un genere del quale non si sente affatto la mancanza, è senza dubbio quello dei tower defense. Dalle guerre spaziali di Star Defense ai giardini di Plants vs Zombies, dalle torri di Fieldrunners agli scenari fantascientifici dei vari Sentinel, il genere ha trovato una seconda giovinezza sui touchscreen di dispositivi mobile e tablet, introducendo di tanto in tanto qualche fresca novità e andando anche a contaminare altre tipologie di giochi. Convinti che i giocatori iOS non ne avessero ancora abbastanza di piazzare unità in difesa delle proprie torri, i ragazzi del team australiano 3 Sprockets hanno da poco pubblicato su PC e iPad Cubemen, un tower defense che prova ad attirare l'attenzione dei fan del genere attraverso un mix di meccaniche estremamente semplici e qualche piccola idea originale.
Strategia al cubo
Se altri esponenti del genere provano ad arricchire o giustificare la propria esperienza attraverso una minima componente narrativa, Cubemen salta i preliminari e va subito al sodo. All'utente viene semplicemente proposta una serie di livelli di difficoltà crescente da giocare in qualsiasi ordine e in qualsiasi momento; magari rigiocandoli una seconda o una terza volta nel tentativo di ottenere il miglior risultato possibile.
Ciascuno scenario è un'arena composta da parallelepipedi di diversa altezza, i quali creano così dislivelli e gradini che da un lato aggiungono una maggiore complessità strategica, dall'altro ostruiscono fastidiosamente la vista dell'utente. Fortuna che la telecamera può essere ruotata liberamente, cosa che si rivelerà provvidenziale soprattutto nei livelli più complessi. Pochi aiuti testuali danno qualche indicazione nel corso della prima partita, sebbene chi ha già giocato a un tower defense troverà tutto estremamente familiare. Lo scopo è infatti quello di proteggere la propria torre facendo scendere in campo alcune unità, piccoli soldatini colorati che si spostano fino alla casella selezionata e che attaccano qualsiasi avversario all'interno del loro cono visivo. Come da copione, le unità si differenziano per forza e resistenza, ma soprattutto per tipologia d'attacco: quelle dotate di lanciafiamme possono arrostire un buon numero di piccoli avversari, mentre quelle armate di lanciagranate possono colpire i nemici anche se questi sono dietro a un'alta barriera. Prevedibilmente le unità più potenti sono anche quelle più costose, ed è proprio nell'economia di gioco che sta il punto di forza di Cubemen: una volta evocate, le unità continuano ad andare avanti o ad attaccare i nemici finché non vengono annientate o finché l'utente non decide di spostarle in un'altra casella, ma il Game Over sarebbe istantaneo nel caso in cui tutti i propri soldati venissero eliminati e non si disponesse di ulteriori risorse da spendere. Tutto sta quindi nell'iniziare nel migliore dei modi, anticipando l'IA o rispondendo alle sue mosse con le unità che meglio sono in grado di inibire la sua strategia; la struttura di gioco è talmente severa e la curva di difficoltà talmente ripida che è quasi impossibile riuscire a rimediare a un inizio lento o inadatto.
Più volte si finisce così per dover ripetere uno stesso livello dopo pochi minuti dall'inizio, più e più volte finché non si riesce a trovare una tattica adeguata, il che da un lato potrebbe dare grosse soddisfazioni agli amanti della strategia, ma dall'altro potrebbe rivelarsi assai frustrante per chi cerca un passatempo non troppo impegnativo. Purtroppo questa necessità di ponderare le proprie mosse in risposta all'approccio avversario viene brutalmente meno in una modalità online poco riuscita, dove pochi sono i giocatori collegati e le stanze quasi sempre occupate: riuscire ad avviare una partita in Schermaglia può richiedere diversi minuti di attesa e, anche se non si dovesse incappare nei frequenti problemi di instabilità del gioco, ci si rende presto conto che la stragrande maggioranza degli utenti online tende a utilizzare sempre un unico approccio, spendendo da subito tutte le proprie risorse in tante unità più piccole. Tuttavia non è solo la minore prevedibilità dell'IA a rendere più divertente giocare offline, quanto anche una scelta più ampia di modalità. Oltre a quella tradizionale ce ne sono altre cinque più o meno interessanti, alcune delle quali impongono limiti nelle risorse, nel numero massimo di unità evocabili e nella quantità di vite a propria disposizione. La conformazione della mappa aggiunge poi ulteriore strategia, dando dei bonus o degli svantaggi alle proprie unità in base alla loro posizione rispetto agli avversari, e facendo quasi desiderare un editor delle arene. Cubemen sarebbe insomma un ottimo tower defense se non fosse per due principali difetti: da un lato la componente grafica che, pur essendo minimalista e non pacchiana, è anni luce lontana dall'eleganza di titoli stilisticamente simili come Edge Extended, complice probabilmente delle goffe animazioni. Dall'altro una realizzazione tecnica che lascia parecchio a desiderare, tant'è che il gioco si lascia spesso andare a ingiustificati cali di frame e, cosa ancora più frustrante, numerosi crash tra una partita e l'altra.
Conclusioni
Pur non arricchendo in alcun modo il fin troppo affollato genere dei tower defense, Cubemen si rivela un gioco riuscito per metà: la semplicità delle meccaniche unita a un timing severo nelle proprie scelte è senza dubbio in grado di offrire una grossa sfida agli amanti della strategia, sebbene potrebbe invece dare qualche momento di sconforto ai giocatori meno navigati. Tuttavia non si può chiudere un occhio su un'opzione online trascurata e sugli evidenti difetti tecnici, ingiustificati se si considera che il titolo non spicca certo per la sua grafica poligonale.
PRO
- Tante modalità di gioco
- Alto livello di sfida
- Opzione online...
CONTRO
- ...pressoché vuota
- Diversi problemi tecnici