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Pallottole vaganti

In un futuro non troppo lontano, la nuova moda dei reality show vede i concorrenti inseguirsi e spararsi a vicenda all'interno di arene di vario genere. Chi sarà il vincitore?

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   23/08/2012

Avete visto il film "Gamer", con Gerard "Leonida" Butler e Michael "Dexter" Hall? Racconta la storia di uno show televisivo in cui squadre di detenuti vengono costretti a combattere fra loro fino alla morte, controllati "in remoto" da alcuni esperti videogiocatori, come fossero personaggi di un videogame. In Bullet Run succede più o meno la stessa cosa, ma senza controllo remoto: i partecipanti alla trasmissione lottano all'ultimo sangue all'interno di differenti arene, ma grazie alla tecnologia Synth possono trasferire la propria coscienza in un nuovo corpo quando vengono uccisi. L'obiettivo è semplice: eliminare il maggior numero possibile di avversari e guadagnare fama e ricchezze.

Pallottole vaganti

Sviluppato da ACONY e prodotto da Sony Online Entertainment, il gioco adotta il modello free-to-play e può dunque essere scaricato gratuitamente, fornendoci due possibilità di fruizione: da un lato rimanere utenti free e guadagnare punti unicamente con l'esperienza, rassegnandoci però a una "gavetta" molto dura perché ci troveremo di fronte fin da subito utenti "premium" dotati dei più svariati vantaggi; dall'altro sottoscrivere un abbonamento mensile da circa 15 dollari o limitarci ad acquistare determinati pacchetti prestazionali per poter competere ad alti livelli in tempi brevi. Uno degli indubbi vantaggi del F2P è che consente di provare i giochi in modo estensivo e mettere mano al portafogli solo quando siamo convinti che ne valga la pena, e che quindi trascorreremo un bel po' di ore su quei server. Di contro, il duro confronto iniziale con gli avversari, non solo "skillati" ma anche dotati di potenziamenti extra, non può che rivelarsi frustrante e magari offuscare alcuni aspetti del prodotto che invece meriterebbero maggiore attenzione. Bullet Run corrisponde a questa descrizione? Scopriamolo insieme.

Free-to-pay

Il setup iniziale è molto intuitivo, benché siano numerosi gli elementi del titolo ACONY che rimandano agli FPS più blasonati: si crea un personaggio utilizzando gli asset disponibili (altri verranno sbloccati successivamente), si seleziona un server dalla lista oppure si fa partire un match casuale e via, siamo nella mischia. Bullet Run mette a disposizione, al momento, solo due modalità: il classico Team Deathmatch e Dominion, in cui bisogna rispettivamente eliminare il maggior numero possibile di avversari entro un tempo limite e difendere (o attaccare) delle postazioni sulla mappa racimolando punti, sempre entro un tempo limite.

Pallottole vaganti

Gli utenti free non hanno limitazioni in termini di creazione delle partite, che possono essere approntate selezionando una durata del round fra dieci, quindici o venti minuti, con fuoco amico o senza, portando i partecipanti totali a sei, dieci, sedici o venti giocatori e filtrandoli per zona (USA est, USA ovest ed Europa). Quest'ultimo fattore è molto importante, perché influisce in modo sostanziale sulla godibilità dell'esperienza: gli utenti americani dispongono di connessioni molto più veloci delle nostre, e in un prodotto già sbilanciato di suo per via delle dinamiche free-to-play non è proprio il caso di introdurre anche il fattore lag. Le prime partite che abbiamo effettuato, selezionando i server in modo casuale, erano infatti la fiera della latenza, con avversari che ci eliminavano con uno sguardo mentre un intero caricatore non bastava a tirarli giù. Veniamo infine alle mappe, attualmente sei: Cactus, Drain, Oilrig, Shanty, Studio e Warehouse. Si tratta di scenari abbastanza differenti l'uno dall'altro, discretamente estesi ma non così tanto da costringerci a girarli in lungo e in largo alla ricerca di un membro della squadra avversaria. Non mancano ovviamente le postazioni sopraelevate, dove i "camperoni" amano appostarsi, né gli angoli nascosti alla vista, o le mura per ripararsi dal fuoco nemico.

Pay-to-win

Diciamo subito a chi preferisce giocare gli FPS con il pad che purtroppo Bullet Run non supporta bene il controller per Xbox 360, dunque mouse e tastiera sono d'obbligo. La configurazione dei comandi è di tipo tradizionale, con il click sinistro del mouse per aprire il fuoco, il click destro per l'iron sight e lo scroller per cambiare l'arma equipaggiata fra primaria, secondaria, granata e coltello.

Pallottole vaganti

La barra spaziatrice ci consente di saltare, lo SHIFT di correre, mentre il tasto R attiva come da tradizione la ricarica. A tal proposito, gli sviluppatori hanno voluto ispirarsi a Gears of War e introdurre anche qui il concetto di "ricarica attiva", ovvero una duplice pressione del tasto entro un indicatore per ottenere un reload più rapido oppure vedere l'arma incepparsi ignobilmente. Quando un avversario muore è possibile raccogliere la sua arma e dunque sperimentare le gioie di un equipaggiamento premium, seppure brevemente. Allo stesso modo, il nostro personaggio può essere potenziato con una serie di "perk" che gli consentono di recuperare energia, entrare in modalità berserk, piazzare torrette, lanciare droni esplosivi e così via. In termini di puro gameplay, l'azione risulta frenetica e si avvicina molto alle atmosfere di Call of Duty, mentre latita del tutto l'elemento strategico, com'era lecito aspettarsi. Portando a termine le partite (si spera vittoriosi) e guadagnando crediti si possono acquistare nuove armi e oggetti, quindi personalizzare fino a quattro "loadout" da selezionare sia prima che durante un match, con equipaggiamenti diversi in base alla situazione. Anche in questo caso l'utente free si trova svantaggiato, perché servono diverse ore di gioco per poter racimolare i crediti necessari per comprare le armi più efficaci.

Tecnicamente parlando

Il motore grafico utilizzato per Bullet Run è discretamente scalabile e ci ha permesso di testare il gioco su di un notebook con scheda video ATI Mobility Radeon HD 5650, anche se siamo dovuti scendere a compromessi in termini di risoluzione (optando per la 1280 x 720 in luogo della nativa 1600 x 900 pixel) e dettaglio (impostato su medio).

Pallottole vaganti

Non ci sembra un risultato eccezionale se pensiamo alle prestazioni del Source sulla medesima configurazione, con Left 4 Dead 2 che gira senza problemi con gli effetti al massimo, a piena risoluzione, mantenendo i 30-40 fps anche nelle situazioni più movimentate. Non ci sembra eccezionale anche e soprattutto perché la grafica del titolo ACONY è quantomeno anonima sia nei personaggi che negli scenari, non dispone di un design riconoscibile né di un livello di dettaglio all'altezza dei requisiti hardware, e inoltre soffre di una marea di glitch nel rendering dei poligoni, con compenetrazioni all'ordine del giorno e la totale assenza di interazione con l'ambiente. Insomma, con i prossimi update ci aspettiamo non solo un arricchimento sul fronte dei contenuti, magari con una nuova modalità e una nuova mappa, ma anche e soprattutto un lavoro di ottimizzazione che porti al miglioramento delle performance sulle configurazioni meno potenti e magari a una limitazione dei difetti.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.5
Lettori (14)
6.2
Il tuo voto

Bullet Run si presenta come un FPS tecnicamente mediocre ma dotato di un gameplay relativamente solido e frenetico. Le partite da venti minuti uccidono l'entusiasmo con la stessa rapidità con cui gli utenti premium uccidono quelli free, questo è indubbio, ma allo stesso modo un po' di pazienza e di perseveranza possono portarci a costruire un personaggio decente e a toglierci qualche soddisfazione, soprattutto se si ha l'accortezza di giocare sui server europei. Non c'è nulla di particolarmente originale nell'esperienza offerta da ACONY se non la potenziale gratuità, ma quest'ultima quantomeno vi permetterà di testare il gioco per tutto il tempo che volete, nell'attesa magari di un corposo update che aggiunga modalità, mappe e una maggiore attenzione alla grafica.

PRO

  • Gameplay immediato e abbastanza divertente
  • Con un po' di pazienza si può giocare gratis in modo dignitoso
  • Grafica discretamente scalabile...

CONTRO

  • ...ma il motore è troppo pesante per quello che offre
  • È ovviamente la fiera del pay-to-win
  • Un po' povero di contenuti, al momento

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i3 350M
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video ATI Mobility Radeon HD 5650
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore Intel Core 2 Duo, AMD Athlon 3400+
  • 1 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce 6800, ATI X1900
  • Sistema operativo Windows XP, Windows Vista, Windows 7

Requisiti consigliati

  • Processore Intel Core 2 Quad, AMD Phenom II X4
  • 2 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce 8800GT, AMD HD 3850