Pensate a che punto si può spingere l'ignominia dei malefici goblin: mentre il valoroso re Cuor di Pantalone si stava godendo un meritato riposo sul suo stesso scranno, i ribaldi sono penetrati nel castello e hanno rubato a sua maestà i regali pantaloni, lasciandolo soltanto con le maestose mutande a cuoricini. Il tempo di svegliarsi e rendersi conto dell'offesa subita che subito il nostro prode eroe si è lanciato in guerra contro gli esseri malvagi, deciso a riprendersi il maltolto. E questo è praticamente tutto quello che c'è da sapere sulla storia di Trouserheart, un background invero alquanto scarno ma già significativo di quanto possiamo attenderci da questo gioco di Dicework Games, ovvero sostanzialmente due cose: una grande quantità di mazzate da sferrare a destra e a manca e un'altrettanto vasta dose di semplice e scanzonato divertimento. La meccanica di base è quella classica dell'hack 'n slash, inquadrato dall'alto e composto da livelli che si svolgono in singole schermate collegate tra loro, ma la semplicità fondamentale viene arricchita da elementi in stile RPG che accostano questo titolo a giochi dungeon crawler, tra progressione continua del personaggio e raccolta selvaggia di loot al termine di ogni scontro. Il tutto illustrato con una particolare caratterizzazione che richiama gli elementi classici del fantasy fiabesco ma con un taglio decisamente ilare e cartoonesco. Il re Trouserheart si ritrova a dover combattere in giro per il suo regno all'interno di foreste, castelli, lande ghiacciate, caverne e varie altre ambientazioni, ripulendo le zone schermata per schermata fino allo scontro con i boss di ogni livello, che rappresentano peraltro degli scontri spesso impegnativi e anche piuttosto variegati in termini di soluzioni di gioco. Il sistema di controllo è ridotto all'osso ma risulta intuitivo e funzionale, basandosi sul classico stick virtuale e su un singolo tasto per l'attacco con la spada, con una buona risposta ai comandi anche per quanto riguarda lo stick, evento di per sé già piuttosto raro.
Trouserheart rende divertente una meccanica di gioco semplice, alla ricerca di un paio di pantaloni
I pantaloni del cuore
Trouserheart propone una scelta iniziale tra una modalità casual, che consente di affrontare i livelli con una progressione spedita e un incremento lento nel livello di difficoltà e una modalità hardcore, bilanciata verso una sfida più impegnativa e in generale consigliabile per tutti coloro che hanno intenzione di farsi coinvolgere maggiormente dall'azione di gioco. Da notare anche la presenza dell'opzione "permadeath" che aumenta ulteriormente il livello di difficoltà costringendo a ripartire da zero ad ogni morte del personaggio.
Nonostante la meccanica di gioco sia molto semplice, con la sua singola modalità di attacco e l'intrinseca ripetitività delle situazioni, il bilanciamento generale e la continua progressione del personaggio, oltre ad una certa varietà delle ambientazioni, riescono a tenere incollati a lungo i giocatori alla ricerca dei pantaloni perduti. Alla prova dei fatti non si tratta di fare altro che menare colpi di spada contro i nemici che affollano lo schermo, ma avanzando tra i livelli ci si rende conto che il tempismo e il posizionamento del personaggio diventano elementi fondamentali per poter sopravvivere, i punti di salvataggio posizionati tra le schermate cominciano ad essere dei veri e propri rifugi, mentre gli scontri con i boss impongono una certa pianificazione strategica in base ai loro pattern di attacco. L'evoluzione del personaggio rappresenta l'altro aspetto che contribuisce a mantenere alto l'interesse, dando un senso alla progressione nel gioco e alla raccolta del "bottino" che scaturisce dall'eliminazione di ogni nemico. Anche questa meccanica ruolistica appare semplificata all'osso, ma è quanto basta per spingere un qualsiasi appassionato di dungeon crawler a continuare ad esplorare i livelli fino in fondo. Le monete possono essere spese per il miglioramento dell'attacco, della difesa o per applicare dei moltiplicatori alla raccolta delle monete, in una versione elementare ma ben congegnata dell'evoluzione del personaggio in stile RPG.
Conclusioni
Forse la cosa che colpisce di più di Trouserheart è la sua genuinità: non tenta di proporre qualche meccanica che si è già rivelata apprezzabile dal pubblico mobile e non scimmiotta le mega-produzioni da console. Semplicemente, propone una formula di action RPG molto semplice e intuitiva, che si adatta perfettamente all'ambito portatile, caratterizzata da un sistema di progressione del personaggio basilare ma facilmente assuefacente e scevro di invasive micro-transazioni. Rispetto al costo medio delle app videoludiche 2,69 euro forse non sono pochi e il gioco non è lunghissimo, ma la guerra personale del re per i suoi pantaloni si rivela un'esperienza godibile veramente da tutti.
PRO
- Giocabile in maniera immediata e intuitiva
- Buon supporto del sistema di progressione del personaggio
- Ottima caratterizzazione tra grafica e colonna sonora
CONTRO
- Non molto lungo e con pochi incentivi ad essere ripreso una volta concluso
- La semplicità strutturale può cedere il passo alla monotonia
- Prezzo non alto ma nemmeno basso