Come molti videogiocatori sanno bene, ci sono situazioni in cui è purtroppo impossibile godersi il pur ottimo suono surround di un nuovo titolo, specie quando per abitudine o necessità si è portati a consumare le proprie sessioni di gioco a tarda sera. Il vicino di casa anziano, il bimbo che dorme, il cane che comincia ad abbaiare a ogni piccolo rumore possono essere elementi molto convincenti rispetto all'acquisto di un paio di buone cuffie, a maggior ragione se ci cimentiamo spesso con partite online in cui la chat vocale è una funzione non solo facoltativa ma necessaria per coordinare gli sforzi della squadra e rispettare il rito della presa per i fondelli dell'avversario sconfitto. Ebbene, Turtle Beach ha voluto mandarci in prova due differenti headset: il primo, Ear Force PX22, rappresenta un'ottima sintesi fra qualità e accessibilità; il secondo, Ear Force XP510, è invece un lussuoso top di gamma wireless, con suono 5.1, per chi non vuole rinunciare proprio a nulla. Vediamo insieme di che pasta sono fatti.
Turtle Beach ci ha mandato in prova due nuovi headset, uno di fascia media e uno di fascia alta
Ear Force PX22
Racchiuso in una bella confezione di colore nero e azzurro, l'Ear Force PX22 si presenta fin da subito come un headset multiuso, compatibile praticamente con qualsiasi dispositivo: PC (tramite USB e/o jack da 3,5 mm), Xbox 360 (con cavo RCA e supporto aggiuntivo per il collegamento del microfono per la chat vocale), PlayStation 3 (USB), handheld, smartphone e tablet.
Si tratta insomma della classica soluzione onnicomprensiva, offerta in questo caso a un prezzo di circa 80 euro e dotata di un'ottima qualità costruttiva. Le cuffie coprono infatti per intero le orecchie, isolandole dai rumori esterni e creando un ambiente in cui il suono si propaga nel migliore dei modi, producendo bassi discretamente profondi ma senza perdere definizione sulle medie e alte frequenze. Insomma, che si tratti di musica, di effetti sonori o magari di una chiamata Skype non ci sono dubbi: le PX22 sono davvero un buon paio di cuffie, fra le migliori nella loro fascia di prezzo se consideriamo gli accessori per il gaming. Se proprio vogliamo trovare un difetto a questo prodotto, possiamo dire che l'amplificatore e il sistema di cavi a corredo non rappresentano una soluzione particolarmente comoda quando si tratta di affrontare lunghe sessioni. Vediamo di spiegarci meglio: l'headset è dotato di una sufficiente imbottitura sull'archetto, il che smorza parte della pressione sulla testa quando lo indossiamo per un paio d'ore, ma l'obbligo di collegare il cavo (cortissimo!) all'amplificatore ogni volta che siamo davanti alla TV si traduce in un ingombro extra che non tutti saranno felici di sobbarcarsi. A proposito dell'alimentatore, si tratta di un dispositivo tutto sommato piccolo (85 x 45 mm circa) e leggero, che presenta sui lati varie regolazioni per i volumi, l'equalizzazione (alti e bassi) e il mute. In definitiva, l'Ear Force PX22 è un prodotto molto buono, concreto, ampiamente adattabile pur con qualche spigolo. Ribadiamo: è difficile trovare qualcosa di sostanzialmente migliore per 80 euro.
Ear Force XP510
Veniamo dunque al secondo prodotto in prova, l'Ear Force XP510, un top di gamma che porta sulle spalle un peso non indifferente, nella fattispecie un prezzo di 300 euro a cui devono necessariamente corrispondere qualità indiscutibili. L'attenzione ai dettagli si nota fin dalla confezione, che presenta un box nero con chiusura magnetica simile a quello di alcune Collector's Edition, al cui interno trovano posto gli accessori, situati ordinatamente in un singolo pacchetto che contiene i vari cavi, il microfono ad archetto (rimovibile e di ottima fattura), un minuscolo ricevitore da collegare eventualmente al controller Xbox 360 e un alimentatore USB per il trasmettitore Wi-Fi.
Le XP510 sono infatti cuffie wireless, le connessioni vanno effettuate sul dispositivo che trasmette il segnale e che accoglie fonti analogiche (RCA) oppure ottiche (SPDIF) e integra anche il Bluetooth, smistando il sonoro surround in base a un'impostazione che funziona tramite la pressione di un semplice pulsante. Tolto l'impaccio di cavi e cavetti, è chiaro che l'headset si rivela estremamente comodo e leggero da indossare, un compagno perfetto per le sessioni di gioco più lunghe o per guardare un film, grazie anche all'autonomia della batteria interna che dura fino a quindici ore (e va poi caricata via USB). La regolazione audio di default in verità non colpisce per l'incisività dei suoni, ma basta giocare un po' con i numerosi preset per trovare soluzioni più corpose e presenti, capaci di valorizzare ciò che ascoltiamo e di fornirci una resa fedele e nitida su tutte le frequenze. È finanche possibile creare un proprio preset personalizzato dal sito di Turtle Beach, quindi davvero le possibilità non mancano e anzi sorprende l'attenzione ai particolari, come il già citato ricevitore da collegare al controller per Xbox 360 e la presenza di comandi separati sulle cuffie per gestire in modo trasparente diverse fonti, con solo un minimo di pratica. La qualità del surround 5.1 con i giochi ci ha lasciato soddisfatti, seppure la tecnologia utilizzata in questo caso non sia la migliore attualmente disponibile ed esistano soluzioni ancora più avanzate. Considerando però la natura eclettica e completa del prodotto, possiamo dire che fa abbondantemente il proprio dovere in qualsiasi ambito di utilizzo. Certo, il prezzo non è alla portata di tutti e ci sarebbe molto da discutere sulla convenienza di una soluzione che abbraccia appunto qualsiasi forma di intrattenimento e che ovviamente costa di più anche per questo.
Conclusioni
PRO
- Buon rapporto qualità/prezzo (PX22)
- Ottima resa audio in base alla fascia
- Tantissime feature, non gli manca nulla (XP510)...
CONTRO
- ... ma se lo fa pagare ampiamente