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The Last of Us: Left Behind, recensione

A parecchi mesi dall'uscita del titolo originale, Left Behind ci fa rivivere le atmosfere di The Last of Us

RECENSIONE di La Redazione   —   14/02/2014

Se parlassimo ancora una volta bene di The Last of Us, sarebbe come gettare benzina su un fuoco composto unicamente da complimenti ed esaltazioni, anche perché fare sin da subito un titolo inedito così bello è cosa solo per pochi, grandi sviluppatori.

The Last of Us: Left Behind, recensione

Naughty Dog, vero simbolo attuale delle console PlayStation, ha impiegato parecchi mesi per rendere disponibile la prima e unica espansione single player prevista per il gioco, ed il suo scopo è ben preciso: raccontare l'evoluzione di Ellie, da ragazzina indifesa a sopravvissuta esperta armata di tutto pugno e consapevole di come affrontare il pericolo. Left Behind alterna infatti momenti precedenti a quanto raccontato in The Last of Us ad altri contemporanei alla sua trama, sui quali soprassederemo per non rovinare la sorpresa. I primi raccontano di una ragazzina che, seppure nata durante l'epidemia, è ancora in fase di addestramento e non è pronta per affrontare i Clicker e gli altri mutati nei vari stadi del contagio, anche perché si trova confinata in una zona di quarantena. Riley è una delle sue amiche più care; dopo 45 di giorni di lontananza le due si ritrovano e decidono di scorrazzare in giro, in barba ai soldati che controllano l'area ed al fatto che Riley è entrata nelle Luci. Questa parte dell'espansione è tutta una scoperta, un sincero racconto che evidenzia con sempre più forza il rapporto tra le due ragazze, le quali esplorano, si raccontano, sorridono, litigano e passano un po' di tempo spensierate.

The Last of Us: Left Behind, recensione

Naughty Dog conferma la propria eccellenza nell'applicare uno strato narrativo all'interazione tipica di un videogioco, coinvolgendo il giocatore anche quando semplicemente si muove tra le ambientazioni senza fare poi molto, ma immaginando cosa potrebbe succedere se prima o poi dovesse accadere qualcosa ad interrompere l'idillio esplorativo delle due protagoniste. Le attività da compiere in tal senso sono tante, come giocare con i mattoni e fare a gara per vedere chi distrugge più vetri, fino a riattivare la corrente in un centro commerciale. Ed ecco scoprire una giostra ancora semi funzionante, una macchina per scattare fototessere, un negozio di maschere che diventa luogo perfetto per scherzare e provare travestimenti, incuranti del mondo lì fuori diventato così aspro e cattivo. I dialoghi non sono mai banali e sempre interessanti, ce ne sono di alcuni facoltativi ma l'impostazione porta proprio ad esplorare mentre si apprende il passato ed il rapporto tra le due ragazze. Tra le altre cose, potremo capire meglio gli accadimenti futuri di The Last of Us.

Left Behind è una piccola, grande avventura che ci fa provare empatia verso le sue protagoniste

Trofei PlayStation 3

The Last of Us: Left Behind aggiunge al gioco originale 8 trofei, che si ottengono completando la storia in tutti i livelli di difficoltà (compreso Sopravvissuto), compiendo azioni specifiche durante l'avventura e raccogliendo i documenti e le registrazioni sparse per la mappa di gioco.

Be kind, rewind

Le parti di azione e combattimento classiche sono demandate alla Ellie più "adulta", con la quale ci si trova subito a proprio agio anche nella raccolta delle bende e delle altre parti che servono per la creazione di kit curativi, bombe fumogene ed esplosive. In termini di gameplay abbiamo sezioni da affrontare preferibilmente stealth (pena la morte), altre persino più inedite all'interno delle quali ci si imbatte allo stesso tempo in sopravvissuti ostili e Clicker/Runner: in questo caso la tattica migliore è quella di "scatenare" i secondi verso i primi, quindi liberarsi dei pochi rimanenti usciti vittoriosi dallo scontro. Come armi di offesa ci sono a disposizione il classico coltello, perfetto quando si assalgono nemici alle spalle, l'arco e la pistola, che abbiamo utilizzato "molto" nella parte finale dell'espansione. La nostra avventura con Left Behind è durata esattamente due ore e trenta minuti; se dovessimo fare una proporzione, la parte dedicata agli scontri può essere quantificata al massimo in un terzo, questo perché evidentemente Naughty Dog aveva ancora qualcosa di nuovo da raccontare al giocatore, meno in termini di gameplay. Nell'ottica del titolo questa scelta è comprensibile e in realtà rende piuttosto bene; per inciso, a noi un eventuale seguito di pari fattura, farebbe davvero piacere.

The Last of Us: Left Behind, recensione

Dal punto di vista tecnico Left Behind si difende ancora molto bene: il dettaglio delle texture e dell'ambientazione rimane una delle punte massime toccate da PlayStation 3, e guardando cosa offre il titolo si fa fatica a pensare che sulla stessa piattaforma girino titoli difficilmente guardabili, usciti negli ultimi tempi. I primi piani durante i dialoghi rimangono eccellenti e la varietà di alcuni negozi del centro commerciale danno un pizzico di freschezza in termini visivi. La musica rimane quella magistrale creata dal premio oscar Gustavo Alfredo Santaolalla: è sempre un piacere da ascoltare ed è perfetta per accompagnare lo svolgimento dell'avventura, anche quando è sottolineata dai soli rumori di fondo o da leggeri toni musicali. The Last of Us: Left Behind vuole in definitiva raccontare la storia di Ellie, in quale maniera è cresciuta e come ha scoperto di poter essere la cura per l'epidemia; lo fa in una maniera meravigliosa al pari del titolo originale, e mette in secondo piano la componente del gameplay che seppur ridotta presenta un sunto del titolo originale con la piccola novità di poter sfruttare gli infetti a proprio vantaggio. È facile consigliare questa espansione a chi ha apprezzato il gioco, tenendo però bene a mente i punti di forza di cui sopra e una durata non certo eccezionale in relazione al prezzo di acquisto, fissato a 14,99€.

Conclusioni

Digital Delivery: PlayStation Network
Prezzo: 14,99€
Multiplayer.it

Lettori (183)

9.1

Il tuo voto

PRO

  • Narrazione meravigliosa
  • Ellie e Riley sono caratterizzate molto bene

CONTRO

  • Durata non eccezionale in relazione al prezzo
  • Gameplay di qualità ma che pecca in quantità