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So’ uno strano animalo

NimbleBit torna ai gestionali, stavolta mettendo nelle nostre mani le sorti di uno zoo danzante...

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   04/03/2014

Con il fortunato Tiny Towers, NimbleBit ha portato alla luce una tipologia di gameplay assolutamente personale, che poi ha avuto il buon gioco di sfruttare con successo nei vari Pocket Planes e Pocket Trains: mantenendo intatti i fondamentali e variando il setting ed alcune meccaniche, il team di sviluppo statunitense è stato bravo nel trasferire i propri punti cardine estetici e ludici in tre ambiti piuttosto diversi tra loro. Concluse dunque le positive incursioni nell'ambito dell'edilizia, del trasporto aereo e di quello ferroviario, NimbleBit ci riprova nuovamente occupandosi però stavolta di uno zoo: vediamo dunque se la formula funziona anche in questo caso o se comincia un po' a scricchiolare...

Anche gli animali ballano

So’ uno strano animalo

Come abbiamo accennato in apertura, il qui presente Disco Zoo mette subito in mostra quelle che sono le caratteristiche tipiche delle più recenti produzioni NimbleBit, ovvero la grafica in pixel art ed una struttura ludica basata su una sorta di micro-management tendenzialmente da fruire con brevi ma frequenti sessioni di gioco. Il titolo rimane sulla strada tracciata dai predecessori anche per ciò che concerne l'immediatezza, considerando come siano sufficienti le poche schermate di tutorial iniziali per avere piena padronanza di ciò che accade su schermo. L'obiettivo è dunque quello di costruire ed espandere uno zoo, seguendo uno schema gestionale molto semplice: ogni animale ospite del parco produce un guadagno di una determinata quantità di monete al minuto, un valore direttamente proporzionale alla rarità della specie di cui fa parte.

So’ uno strano animalo

Lo zoo è suddiviso per riquadri, ognuno relativo alla gabbia di uno specifico gruppo di creature, ed è facilmente esplorabile eseguendo degli swipe sul touch screen: in questo modo, è possibile visualizzare tutte le statistiche relative ai vari esemplari, raccogliere con dei tap le monete donate dai visitatori e soprattutto - con un metodo che potrebbe anche ferire i sentimenti degli animalisti - svegliare le bestioline addormentate e quindi incapaci di generare profitto. In maniera simile ai precedenti Pocket Planes e compagnia bella, Disco Zoo in queste fasi non offre molte cose da fare, ed è per questo che il metodo di approccio ideale è quello delle sessioni di gioco brevi ma frequenti: una volta sistemate tutte le faccende che richiedono il proprio interesse, si può tranquillamente chiudere l'applicazione e riaprirla all'apparire di una o più notifiche che informano sulle pratiche da sbrigare.

Disco Zoo ripropone senza troppa convinzione una formula che forse avrebbe bisogno di una rinfrescata

Anche il ruolo del denaro virtuale e degli immancabili acquisti in-app ricorda da vicino quanto esplorato finora da NimbleBit con i suoi gestionali.

So’ uno strano animalo

Le monete servono dunque per acquistare nuovi mezzi di trasporto con i quali andare a scovare specie sempre più esotiche, ma c'è anche una seconda valuta (qui chiamata DiscoBux) che serve per velocizzare o semplificare alcune procedure oppure per scatenare un party - da cui il titolo del gioco - che raddoppia per un periodo di tempo limitato il reddito prodotto dai vari animali ed azzera il loro tasso di stanchezza. Sia le monete sia i DiscoBux vengono elargiti con estrema parsimonia, costringendo l'utente che non vuole spendere soldi veri negli acquisti in-app a sottostare a lunghe sessioni di grinding per ottenere i fondi necessari ad acquistare gli upgrade desiderati. Nulla di nuovo nemmeno qua, considerando come anche questo aspetto faccia parte della tradizione NimbleBit: peccato però che, rispetto ai predecessori, Disco Zoo pretenda fin troppo in proporzione a quanto ha realmente da offrire.

So’ uno strano animalo

La parte più strettamente ludica, quella relativa alla cattura degli animali, appare più come una macchina mangia soldi che come una componente di gioco propriamente detta. In questo frangente, infatti, il titolo mette in campo un poco convincente revival delle meccaniche tipiche della battaglia navale, con delle caselle relative ad una singola creatura al posto delle imbarcazioni: avendo a disposizione un numero limitato di tentativi, bisogna tentare di individuare quanti più animali possibile, tenendo conto che ogni esemplare ha una distinta disposizione sulla griglia, sia questa orizzontale, verticale , obliqua o una combinazione di tutte e tre. Il tutto si riduce ad una questione di fortuna da pagare a caro prezzo: ogni partita ha un costo in monete che si fa via via sempre più elevato, ed esaurite le proprie mosse si viene sempre spronati a spendere DiscoBux per svelare i contenuti dei riquadri od ottenere dei tentativi extra. Un esborso davvero esagerato in proporzione alle magre soddisfazioni che questa soluzione di gameplay è capace di garantire.

Conclusioni

Versione testata: iOS (1.0)
Terminale utilizzato: iPhone 5S
Prezzo: Gratis
Multiplayer.it
6.4
Lettori (1)
1.0
Il tuo voto

La ricetta che ha prodotto i successi di Tiny Towers, Pocket Planes e Pocket Trains sembra decisamente aver perso efficacia, almeno a giudicare da questo Disco Zoo. NimbleBit ripropone qua i suoi marchi di fabbrica, dimenticandosi però di fornire al titolo una struttura ludica davvero valida ed appassionante e rendendo sempre più importante nell'economia di gioco della valuta virtuale ottenibile praticamente solo tramite acquisti in-app. Uno sbilanciamento evidente che fa di Disco Zoo l'esperimento meno riuscito dello sviluppatore statunitense nell'ambito dei gestionali, e che lascia trapelare la spiacevole sensazione di una formula oramai svuotata di gran parte del suo interesse.

PRO

  • Setting bizzarro e divertente
  • Stile grafico sempre piacevole
  • Può essere un valido passatempo...

CONTRO

  • ...ma viene a noia molto presto
  • Piuttosto povero di contenuti
  • Acquisti in-app molto presenti