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L'ultima speranza dell'umanità

Xenonauts riprende la formula dei primi X-Com seguendo una strada diversa da quella scelta da Firaxis per il reboot ufficiale

RECENSIONE di Mattia Armani   —   02/07/2014

Xenonauts è ambientato nel 1979, anno in cui il mondo è in piena guerra fredda. Ma d'improvviso gli uomini sono costretti a mettere da parte ogni diatriba per unirsi contro una nuova minaccia. Lo spazio profondo ha infatti vomitato un esercito di alieni decisi a conquistare la Terra con ogni mezzo possibile.

L'ultima speranza dell'umanità

La situazione, non serve dirlo, è disperata e gli unici a poter salvare il pianeta sono gli Xenonauts, un corpo speciale internazionale sostenuto da gran parte dei paesi del mondo. Ma il sostegno delle nazioni va di pari passo con la fiducia e una serie di insuccessi potrebbero ridurre sensibilmente i fondi portando a una situazione ancora più drammatica. Prima di arrivare a questi estremi, però, è possibile ottimizzare fondi e capacità di intervento per limitare i danni e progredire quel tanto da potersi lanciare al contrattacco. In quest'ottica risulta fondamentale la posizione della prima base, l'unica che ci viene concessa gratuitamente. La punta della Sicilia sembra consentirci di coprire una buona porzione di terre emerse e questo dovrebbe permetterci di intervenire in numerose zone abitate. Restano però fuori oriente e occidente che dovranno essere presidiate con ulteriori basi non appena sarà possibile. Ma prima ci sono cose più importanti a cui badare. Inizialmente è necessario spendere le sovvenzioni per migliorare ed equipaggiare i nostri uomini in vista dei primi combattimenti. Inoltre diventa presto necessario attrezzare la base principali con armi difensive, fondamentali per prevenire attacchi diretti, ed è altrettanto importante potenziare le strutture di ricerca che ci consentono di costruire armi futuristiche ben più efficaci di quelle umane. Infine è fondamentale equipaggiare e migliorare i velivoli che ci consentono di intercettare gli UFO, inizialmente piccoli e poi sempre più grandi e potenti, e ci permettono di trasportare le nostre truppe laddove un disco volante è precipitato o atterrato oppure in una città invasa da un'imponente forza aliena.

Xenonauts ripropone fedelmente il gameplay di X-Com, uno degli strategici a turni più amati di sempre

Un classico senza tempo

L'esperienza, come avranno capito in molti, è praticamente identica a quella del vecchio X-Com (in Europa UFO: Enemy Unknown) anche se troviamo piccoli cambiamenti volti a rendere la formula più intuitiva. Il combattimento a turni, in ogni caso, si basa ancora sulle unità di tempo che determinano quante e quali azioni può compiere ognuno dei nostri soldati.

L'ultima speranza dell'umanità

Queste includono diverse modalità di tiro, il movimento e l'utilizzo dell'equipaggiamento che include kit di pronto soccorso, esplosivi di vario genere e dispositivi sempre nuovi alcuni dei quali, come le armi ottenute dalla ricerca sugli extraterrestri, derivano dalla tecnologia aliena. Il gameplay, dunque, si evolve anche attraverso l'equipaggiamento, proprio come in X-Com, e la potenza delle nuove armi non altera solo i danni inflitti al nemico. Uno dei fattori ereditati da UFO è, infatti, la totale distruttibilità dell'ambiente con ogni arma che possiede una specifica capacità distruttiva. Un razzo alieno, per esempio, può radere al suolo un intero piano di un palazzo danneggiando e mettendo allo scoperto eventuali nemici nascosti con il rischio, però, di ferire anche eventuali civili rifugiati nell'edificio. La stessa dinamica, tra l'altro, si applica ai nemici che, incuranti dei civili, non si fanno certo scrupolo a distruggere ampie porzioni della mappa non appena avvertono la presenza di uno Xenonaut. Diventa quindi fondamentale tenere conto dell'evolversi tanto del nostro equipaggiamento quanto di quello di un nemico che può eliminare un'intera squadra in men che non si dica. Proprio per questo Xenonauts permette di dispiegare un gran quantitativo di unità che ci consentono di creare un vero e proprio fronte di avanzamento e ampliano la complessità strategica dell'esperienza. Ogni soldato, inoltre, ha delle caratteristiche che lo rendono più o meno resistente sia fisicamente che mentalmente. Può capitare, infatti, che un soldato resista senza troppi problemi a una ferita ma al contempo ceda al panico o cada sotto l'influsso dei poteri psionici del nemico. In questi casi sono possibili varie reazioni che vanno dalla fuga, spesso nella direzione sbagliata, fino alla crisi di panico con tanto di raffiche a caso che possono colpire i nostri soldati. Risulta quindi importante valutare chi mandare avanti ed è sempre meglio, quando possibile, scegliere i soldati migliori, tenerli in vita in modo da farli crescere di missione in missione, potenziarli con i nuovi laboratori ed evitare che restino privi di copertura.

L'ultima speranza dell'umanità

E questo può capitare spesso grazie all'intelligenza artificiale dei nemici che pur non essendo particolarmente aggressiva, fattore che avrebbe potuto rendere le prime partite un inferno, rende ogni alieno una minaccia letale. I nemici sfruttano la mappa con sadica perizia e le mappe in notturna, complice una visibilità estremamente ridotta per gli esseri umani, possono spesso ragione di brutte sorprese. Ma se non altro il grado di sfida aumenta in modo graduale e ci sono alcuni scelte relative al gameplay che hanno il chiaro obiettivo di impedire che l'esperienza diventi inaffrontabile. La più evidente di queste scelte riguarda la polizia e alcuni civili, la cui eventuale dipartita peggiora il bilancio delle missioni, che sono dotati di armi e si difendono aiutandoci non poco durante le impegnative invasioni cittadine. Inoltre i jet abbattuti dagli alieni non devono essere acquistati nuovamente e tornano automaticamente in servizio dopo tre giorni. Ma anche con queste facilitazioni è impossibile proteggere l'intero pianeta senza aumentare sensibilmente il proprio parco mezzi. Con il passare dei giorni, infatti, gli attacchi sono sempre più numerosi e massicci tanto da rendere necessario l'impiego di più velivoli e di più squadre d'intervento contemporaneamente. Inoltre diventa presto fondamentale l'uso sul campo dei mezzi meccanici che sono più resistenti dei soldati e, cosa molto importante, sono sacrificabili a differenza dei graduati le cui abilità incrementate sono vitali per contrastare i nemici più potenti.

L'allievo che sfida il maestro

Xenonauts, in sostanza, ripropone efficacemente la formula di X-Com pur rinfrescando l'esperienza grazie a un'interfaccia snella e comprensibile che, tra l'altro, ci informa in anticipo del quantitativo di unità di tempo che rimarranno a un soldato dopo aver compiuto l'azione da noi selezionata. Un fattore, questo, molto importante visto che durante il turno avversario i nostri soldati possono reagire quando un alieno entra nel loro campo visivo a patto, ovviamente, di avere conservato un quantitativo di punti azione sufficiente per premere il grilletto.

L'ultima speranza dell'umanità

In questi frangenti chi è in difensiva attacca prima e sfruttare questa meccanica può essere vitale tanto da essere spesso sfruttata dagli stessi alieni. Ed è proprio in questi casi che deflagrare qualche muro, dopo aver diretto l'attenzione delle nostre forze nella direzione dell'esplosione, può rivelarsi fondamentale per trasformare un agguato nemico in una rapida vittoria. Ma come abbiamo anticipato una piccola vittoria sul campo è inutile senza la ricerca, fondamentale per comprendere come sconfiggere gli alieni, e senza i fondi che dipendono dalla nostra capacità di proteggere l'intero pianeta. Un compito, questo, non facile visto che le zone fuori dall'influenza dei nostri radar e dei nostri velivoli d'attacco sono soggette a incidenti "alieni" di ogni genere. In questo caso sono le notizie di avvistamenti, aerei abbattuti e navi scomparse a indicarci quali zone sono sotto attacco pesante e anche se mandare un velivolo alla cieca è praticamente inutile, soprattutto per una questione di carburante, le informazioni rivelate dai notiziari possono essere indizi utili per decidere dove costruire la prossima base. Inoltre questa sorta di notiziario alieno, non presente nella serie X-Com, dona maggiore profondità all'esperienza ricordandoci costantemente che l'intero pianeta è sotto attacco. Un fattore, quest'ultimo, capace di aumentare una tensione resa già palpabile da una colonna sonora azzeccata. Ma l'atmosfera risulta comunque piuttosto diversa rispetto a quella del titolo Microprose. Gli elementi che compongono la grafica sono più vari, i dischi volanti sono disegnati molto bene e ogni mappa è caratterizzata da elementi peculiari, come la scia lasciata sul terreno da un UFO precipitato, che contestualizzano efficacemente la situazione. La maggiore definizione, in compenso, rende evidente la ripetitività delle texture e l'immagine risulta certo più dettagliata ma meno morbida e avvolgente rispetto alla splendida pixel art di X-Com.

L'ultima speranza dell'umanità

Il lavoro fatto dagli sviluppatori, comunque, è encomiabile. L'editor è un'aggiunta inestimabile in un titolo strategico dotato di meccaniche sopraffine, l'interfaccia è ottima, la mappa del globo è realizzata splendidamente e l'enciclopedia, componente narrativa fondamentale che si amplia dopo ogni scoperta o ricerca, rispetta l'Ufopedia sia dal punto di vista visivo che contenutistico. Gli alieni invece sono basati su un design completamente differente e si distanziano dall'iconografia classica in modo analogo a quanto fatto da Firaxis con il reboot di UFO: Enemy Unknown. E lo stesso vale per le armi e per i dispositivi che non si rifanno alla fantascienza d'epoca ma la rileggono in chiave moderna. Il risultato è un titolo meno suggestivo della musa a cui si rifà ma la differenza netta nell'impostazione estetica è fondamentale in quanto conferisce al titolo targato Goldhawk Interactive un'identità propria. Inoltre il combattimento in volo di Xenonauts risulta decisamente più azzeccato di quello visto in X-Com. La visione radar realistica funziona egregiamente e lo scontro può includere svariati velivoli esaltando la possibilità di concentrare il fuoco, schivare i colpi o usare gli afterburner in modo da rendere gli attacchi simultanei e quindi decisamente più efficaci.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema operativo Windows 7
  • Processore Intel Core i5 4440
  • 16 GB Ram
  • Scheda video GeForce GTX 770

Requisiti minimi

  • Sistema Operativo Windows 8 / 7 SP1 / Vista SP2
  • Processore Intel 2 GHz
  • 1 GB Ram
  • Scheda video integrata
  • 3 GB di spazio libero su disco

Requisiti consigliati

  • Sistema operativo Windows 8 / 7 SP1 / Vista SP2
  • Processore Intel 2 GHz
  • 2 GB Ram
  • Scheda video compatibile DirectX 9.0c con 512 MB
  • 3 GB di spazio libero su disco (SSD)

Conclusioni

Digital Delivery: Steam/Sito Ufficiale
Prezzo: 22,99€
Multiplayer.it
8.5
Lettori (11)
8.4
Il tuo voto

Xenonauts riesce nella difficile impresa di riportare in vita il concept di X-Com migliorandone il bilanciamento e la fruibilità. E se questo non bastasse c'è anche un editor complesso e versatile che può incrementare all'infinito una longevità già invidiabile. Ma se dal punto di vista delle meccaniche non c'è nulla di cui lamentarsi, resta la sensazione che un comparto artistico più ispirato, magari accompagnato da una trama originale, avrebbe dato una marcia in più all'esperienza.

PRO

  • Una vera sfida nel segno di X-Com
  • Interfaccia eccellente e intuitiva
  • L'editor è un'aggiunta notevole

CONTRO

  • Il comparto artistico non è esaltante
  • Qualche aggiunta in più non avrebbe guastato