Roommates è un simulatore di appuntamenti piuttosto classico in cui bisogna gestire le vite di due studenti di college, un ragazzo e una ragazza, per farli riuscire nella vita e negli studi, ma soprattutto per fargli conquistare l'amore. Il protagonista maschile si chiama Max, ed è il classico belloccio sciupafemmine aspirante rockstar poco amante delle regole; mentre Anne, la protagonista femminile, è un tipino inappuntabile che nasconde dentro l'uniforme sempre in ordine un voglia matta di dare sfogo ai suoi istinti primordiali. Chiariamo subito che il sistema di gioco, che descriveremo nel prossimo paragrafo, è identico per tutti e due. A cambiare sono però gli intrecci delle storie e, ovviamente, gli eventi che porteranno all'accoppiamento di fine gioco (in fondo stiamo parlando di appuntamenti). Roommates è ambientato in un college americano, anche se lo stile dei disegni tenta di ricalcare quello dei giochi di genere giapponesi (non riuscendoci completamente). Com'è scontato che sia, la componente da visual novel è molto forte e, in un certo senso, preponderante. Aspettatevi quindi che le storie dei ragazzi e i loro rapporti siano raccontati da centinaia di linee di testo, con dialoghi continui che descrivono quello che accade, mentre le sagome dei personaggi coinvolti rimangono fisse contro le immagini degli ambienti (al massimo si spostano, ma senza animazioni), pur essendo dotate di diverse espressioni a seconda della situazione e del dialogo. Da questo punto di vista siamo perfettamente dentro i canoni del genere e c'è poco da lamentarsi. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire come funziona un simulatore di appuntamenti, anche perché non è un genere molto battuto nel nostro paese.
Fare colpo
L'idea alla base di ogni simulatore di appuntamenti è quella di permettere al giocatore di gestire un pezzo della vita di una persona, uomo o donna che sia, facendo in modo che arrivi a conquistare uno o una partner che gli piace. Come si traduce tutto questo bel parlare in termini di meccaniche di gioco?
In Roommates in una pianificazione settimanale delle attività, intervallate da eventi speciali. Spieghiamoci meglio. Dopo la sequenza di dialogo introduttiva, che serve a presentare il personaggio selezionato e i comprimari, si accederà alla schermata di gestione. Qui dovremo selezionare le attività che il nostro eroe dovrà svolgere per tutta la settimana, tenendo in considerazione alcuni fattori fondamentali. Gestire la pianificazione è davvero facile a livello d'interfaccia. Ogni giornata è divisa in tre fasce orarie (mattina, pomeriggio e sera) e per ognuna è possibile decidere cosa fare. Ad esempio di mattina si può studiare o dormire, mentre la sera si può fare una partita a scacchi, giocare a un gioco di ruolo cartaceo o uscire e recarsi a un pub per bersi una birra con gli amici. Se ci servono dei soldi si può fare qualche lavoretto, come pulire un giardino o fare da commessi in libreria e così via. Ogni attività è legata a una certa caratteristica del protagonista (creatività, attività fisica, spontaneità e così via) che, a sua volta, può essere utile per fare colpo su un certo personaggio. Di fatto ben presto si capisce che non è il caso di impostare le attività settimanali a caso. Tenuto conto della necessità di riposo e di quella di studio, bisogna pianificare le proprie scelte in base all'obiettivo che si è deciso di raggiungere, ossia il partner con cui si vogliono allegramente scambiare umori. Così se volessimo rimorchiare una ragazza che ama la spontaneità, bisogna far crescere proprio quel tratto, mentre per portarsi a letto un pittore bisogna essere creativi e così via. Partite dal principio che, a meno di non selezionare il livello di difficoltà più facile tra i tre disponibili, che permette di far crescere le caratteristiche più velocemente rispetto agli altri due, non è possibile massimizzarle tutte entro la conclusione del gioco. Quindi bisogna scegliere bene.
Due protagonisti, tanti amici, tutti possibili partner nel simulatori di appuntamenti Roommates
Uno o entrambi?
In base alle vostre preferenze, potete scegliere se acquistare uno o entrambi i personaggi giocabili di Roommates. Acquistandoli insieme risparmierete qualcosa, mentre vi consigliamo l'acquisto di un singolo personaggio solo se non avete affatto intenzione di giocare con l'altro. Dovendo scegliere, tra i due vi consigliamo Anne, le cui storie sono scritte meglio rispetto a quelle di Max.
L’arte della seduzione
Roommates non è solo attività da svolgere. Come accennavamo sopra, nel corso del gioco accadranno anche degli eventi, che serviranno per avvicinarsi o allontanarsi dagli altri personaggi. Gli eventi si presentano con una certa regolarità mentre si svolgono le normali attività della vita. Di base sono delle sequenze narrative in cui si viene chiamati a fare delle scelte. Inizialmente si può decidere se prendere o non prendere parte a un evento (farlo costa energia), quindi bisogna leggere quello che accade e decidere quale azione svolgere, favorendo uno dei personaggi coinvolti, così da migliorarne il rapporto con il protagonista. Ovviamente avrete già capito come funzionano le scelte nella testa del giocatore, che tenderà a favorire il comprimario con cui si vuole sviluppare una relazione. Da questo punto di vista Roommates è abbastanza schematico e non mette mai davvero in difficoltà. Le scelte sono sempre piuttosto ovvie, tranne in alcune occasioni (ad esempio alla festa di Halloween), e non è difficile capire cosa fare per ottenere un certo risultato.
Si tratta in verità di una caratteristica comune nei simulatori di appuntamenti, molto più interessati a permettere al giocatore di seguire le storie dei personaggi, piuttosto che a rendergli la vita complicata con scelte controverse o poco trasparenti che potrebbero rovinare la storia. Di fatto il sistema di gioco è completamente piegato alle esigenze narrative, che non è un male visto che gli appassionati cercano proprio questo. A compensare la difficoltà non elevatissima, anche se a livello hard le cose si fanno più interessanti, ci pensa la ricchezza di contenuti. Diciamo che per sbloccare tutte le immagini della galleria, ossia per massimizzare tutte le storie d'amore possibili con tutti i personaggi (Roommates prevede storie d'amore eterosessuali e storie d'amore omosessuali sia per Anne, sia per Max) ci vorranno diverse ore, anche perché almeno una volta bisogna leggere tutti i testi, che sono davvero tanti. Nelle partite successive alcune cose si possono saltare, ma ci vorrà comunque del tempo per farcela.
Disegni e appunti sparsi
Come avrete capito, Roommates ha decisamente dalla sua la quantità di contenuti, sia a livello di situazioni, sia al livello di disegni. Ci sono però anche delle controindicazioni, che non ce lo fanno bocciare ma che ci portano a preferirgli altri titoli dello stesso genere (anche se non in senso assoluto). Prendiamo proprio i disegni. Sicuramente, come sottolineato, ce ne sono molti, ma la qualità media è inferiore a titoli come Always Remember Me, un altro dating simulator, sempre di Winter Wolves. Non sono brutti, sia chiaro, ma sono più anonimi e meno incisivi di quanto visto altrove. Sulle storie in sé non ci pronunciamo se non in questi termini: vi piacciono gli intrecci amorosi da college che oscillano tra il romantico e l'ammiccante, conditi con doppi sensi e con qualche battuta esplicita? Se la risposta è sì, allora le storie di Roommates vi piaceranno, considerando anche il valore aggiunto delle storie d'amore tra tutti i sessi.
Conclusioni
Roommates piacerà sicuramente agli appassionati del genere dei simulatori di appuntamento, anche perché non se ne vedono moltissimi da queste parti (in realtà software house come Winter Wolves li stanno diffondendo anche tra noi occidentali). I due personaggi sono un buon valore aggiunto, mentre i disegni hanno dei tratti un po' acerbi, nonostante non siano disprezzabili. Insomma, se non vedete l'ora di sapere con chi andranno a letto Max e Anne durante lo spring break, dategli una possibilità.
PRO
- Molti contenuti
- Presenti storie d'amore di tutti i generi
- Due protagonisti
CONTRO
- Disegni non sempre all'altezza
- Solo in inglese